4 novembre 2014
PA: certificazione dei Crediti garantiti dallo Stato
Sarà per la scadenza del 31/10 scorso, ma le aziende ed i privati hanno fatto impennare le registrazioni (n.602) in pochi giorni sulla piattaforma elettronica del Ministero dell’Economia e delle Finanze con ben 4.623 domande di certificazione dei crediti.
Cerchiamo di capire meglio il perché di questo fenomeno.
Per aiutare le imprese ed i privati ad incassare le somme dovute per somministrazioni, forniture , appalti e prestazioni professionali verso la Pubblica Amministrazione il Ministero dell’Economia e delle Finanze permette ai creditori che ne fanno istanza di accedere al processo di certificazione dei crediti , a titolo gratuito , tramite la piattaforma http://certificazionecrediti.mef.gov.it al fine di poterli cedere se vogliono agli istituti finanziari ( DL 66/2014) .
La certificazione si richiede per crediti non prescritti e che abbiamo le caratteristiche di essere certi, liquidi ed esigibili fatturati alle amministrazioni statali , centrali , periferiche (comprese le scuole) , regioni , province , comuni , enti del Servizio Sanitario Nazionale, Camere di Commercio ecc.
Le esclusioni riguardano gli enti locali commissariati per i fenomeni di infiltrazione mafiosa e gli enti delle regioni sottoposte a piano di rientro dai disavanzi sanitari come la Campania e la Calabria.
La certificazione permette di conoscere la data entro la quale la PA deve procedere al pagamento pertanto il creditore ha la facoltà di attendere la scadenza prevista per l’incasso o utilizzare tale documento per :
a) Chiedere anticipazione a banca o intermediario finanziario abilitato.
b) Chiedere all’Agente di riscossione e all’Agenzia delle Entrate la compensazione di tutto o in parte del credito certificato.
La compensazione può essere richiesta per somme dovute a tributi erariali , tributi regionali e locali , contributi assistenziali e previsdenziali , premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali notificate entro il 30 settembre 2013.
L’anticipazione a banche ed intermediari può essere effettuata in qualsiasi momento ma solo per i crediti (maturati al 31 dicembre 2013) certificati con istanza presentata entro il 31 ottobre 2014 potranno usufruire della garanzia dello Stato estremamente vantaggiosa frutto della convenzione quadro tra il Ministero e l’Associazione Bancaria Italiana.
Tale garanzia , cessione pro soluto , permetterà l’applicazione di una percentuale di sconto comprensiva di ogni onere o commissione del :
1) 1,90% annuo per importi sino a € 50.000
2) 1,60% annuo per importi eccedenti € 50.000
Per molte imprese sarà una boccata di ossigeno anche se sorgono diverse riflessioni sul perché i crediti del 2013 non sono stati ancora pagati , se gli stessi non sono certificabili per contestazioni sul prodotto / servizio erogato o se non hanno alcuni requisiti formali come la copertura finanziaria (impegno di spesa).
Su tali tematiche la revisione del processo di credit management diventa fondamentale.
Scritto il 7-11-2014 alle ore 12:46
Buongiorno,
la nostra zienda ha circa 300 mila Euro certificati e abbiamo contattato almeno 12 banche per cederli o avere una anticipazione coperta da questa garanzia o di cederli pro-soluto o pro-solvendo.
Tutti le banche contattate rispondono che non hanno ricevuto la circolare attuativa dalla loro direzione generale.
Alquanto strano che da 1 anno tutto è fermo e si facciano soltanto articoli inutili e non veritieri.
Prima di scrivere cosa prevede la norma, o meglio di scrivere solo questo, cortesemente si accerti anche quale seguito – o interpretazione – viene data alla norma e alle convenzioni così falsamente pubblicizzate dagli istituti di credito. In tal caso dovrebbe scrivere del completo immobilismo e del danno che si continua a perpetrare nei confronti delle aziende che forniscono la P.A.
Cordialmente
Armando Bonanni
Presidente
MyO s.r.l.
Scritto il 7-11-2014 alle ore 23:57
Dott. Bonanni posso capire il suo sfogo in quanto qualunque siano le opportunità o le criticità in sostanza ha € 300 mila non incassati .
Occorre però capire diverse cose (quale PA , da quanto tempo sono scaduti , tipologia fornitura ecc.) ma in ogni caso non posso escludere che una parte del mondo bancario sia rigido o molto lento a recepire normative scritte in maniera non completa o adeguata.
Non parliamo della PA che spesso è la principale responsabile di questi notevoli ritardi ed io , potrà leggere in archivio alcuni articoli, ho ribadito che forse occorre aspettare tempi migliori per vendere alle PA.
Relativamente alla sua segnalazione le devo dire che alcune banche specializzate in cessioni pro soluto di prodotti farmaceutici hanno pubblicizzato da pochi giorni un decalogo con condizioni economiche , tempistiche ,modalità di attuazione, scadenze.e documentazione richiesta .
Io stesso mercoledì ero a Bologna presso un noto istituto di factoring che stava procedendo in tal senso .
Probabilmente le circolari attuative che lei citava adesso sono disponibili.
In ogni caso se vuole tramite linkedin, possiamo proseguire lo scambio di informazioni mettendola in contatto con istituti che sicuramente , se ci sono i presupposti completi (certificazione entro il 31 ottobre 2014 di crediti scaduti al 31 dicembre 2013), possono rendere liquidi i suoi crediti.
Cordiali saluti.
Scritto il 10-11-2014 alle ore 16:00
Esimii relatori voi non avete colpe ma la verita’ la conosciamo tutti, le banche non eseguono celandosi dietro le attese di circolari e varie altre scuse,nel frattempo le aziende muoiono.
Ho diversi casi simili al sig Bonanni.Gli istituti al quale faccio riferimento sono primari,quindi non la disturbo tramite linkedin.
Scritto il 11-11-2014 alle ore 18:52
anche noi come azienda vantiamo crediti che abbiamo fatto certificare ,ma le banche non ne vogliono sapere di pro soluto ,io mi domando solo perché noi imprenditori dobbiamo fare la banca allo stato !!! pagare le tasse allo Stato sui soldi che non ci hanno dato ,il credito certificato INAIL E INPS lo accettano solo se hai dei crediti quindi non pagate nessuno cosi tutti accettano i crediti certificati QUESTA E’ L’ITALIA !!!
cordiali saluti
Scritto il 17-11-2014 alle ore 19:48
Siamo uno studio commercialista, tra l’altro clienti di MyO Srl, e cio’ evidenziato dal Sig. Bonanni e’ la realta’. Un nostro cliente con crediti maturati al 31/12/2013, certificati, quindi con tutti i requisiti, non ha ancora potuto cederli ad Unicredit in quanto dall’istituto dicono che vi sono problemi tecnici per approntare tutte le procedure tra la loro piattaforma telematica e quella del ministero.
La certificazione e’ di settembre 2014 e da allora ancora nulla.
In questo paese, scrivo volutamente con la p minuscola,chi lavora e’ messo in ginocchio da chi dietro una scrivania( ed io vi sto dietro una scrivania ma per quello che devo fare mi sbatto veramente)non lavora, parla, intrattiene pubbliche relazioni e stop. Abbiate il coraggio di denunciare l’immobilismo degli Istituti di credito che firmano accordi con lo Stato e non li mantengono. L’avete questo coraggio? …….ho i miei dubbi
Dott. Canale Stefano
Scritto il 19-11-2014 alle ore 23:24
Armando,Vincenzo, Giovanni e Stefano come avevo già scritto non voglio difendere nessuno ne tanto meno le banche ma confermo e ribadisco che ci sono istituti che non si nascondono dietro risposte di forma.
Io vivo il mondo del credito da anni e sò bene che bisogna interagire con gli interlocutori giusti. Credo che le banche in generale in questo caso non lo siano in quanto chi per mestiere esercita la cessione del credito sono le società/istituti di factoring.
Visto che tutti i giorni sono sul campo a consigliare aziende su come gestire il rischio di credito non sono un teorico .
Pertanto non per fare pubblicità a nessuno , se volete , potete contattare :
Banca Farmafatoring
Numero verde : 800047657
commerciale@bancafarmafactoring.it
che stanno effettuando concretamente operazioni di acquisto di crediti certificati e garantiti all’1,60% annuo.
Spero di avervi dato un segnale concreto per superare le criticità espresse.
Cordiali saluti