29 novembre 2010
PA: Chiarimenti sulla tracciabilità dei flussi finanziari normativa antimafia (legge 136/10 e DL 187/2010)
Il 26 novembre le commissioni I e II della Camera dei Deputati hanno approvato il testo relativo alle modifiche al decreto legge 187/2010 che dettava le disposizioni interpretative alle legge 136/2010 relativamente alla traccabilità dei flussi finanziari relativi a contratti pubblici di lavori,forniture e servizi.
La legge è entrata in vigore il 7 settembre ma ha creato diversi problemi alle aziende che hanno registrato ulteriori ritardi nei pagamenti, ma anche le associazioni di categoria lamentano regole condivisibili ma pensate e strutturate per i lavori pubblici e non per tutte le categorie che operano con la pubblica amministrazione.
Ripercorriamo i concetti fondamentali:
– tracciabilità flussi finanziari per gli appaltatori,subappaltatori e subcontraenti della filiera, concessionari di finanziamenti pubblici anche europei
– utilizzo di uno o più conti correnti bancari o postali
– effettuati con bonifico bancario o altri strumenti idonei
– tracciabilità pagamenti destinati a dipendenti ,consulenti fornitori rientranti tra le spese generali e/o immnobilizzazioni tecniche
– obbligo per ogni transazione del codice identificativo di gara (CIG) e il codice unico di progetto (CUP) per gli investimenti pubblici.
Tracciabilità anche per i contratti ante 7 settembre, adeguamento entro 180 giorni dalla legge di conversione DL 187/2010, quindi non più il 7 marzo 2011.
Le modalità diverse dal bonifico bancario hanno i seguenti utilizzi sono:
– Riba (si)
– Rid ( no. non in grado di gestire codici)
– Assegno bancario/postale (si , con i requisiti delconto dedicato e della clausola di non trasferibilità).
Spese non soggette a tracciabilità fino a € 1.500 con fondo cassa costituito in modo tracciabile.
Credo fondamentale capire la filosofia del legislatore che ha come unico scopo tracciare le transazioni con la pubblica amministrazione, quindi ne consegue che le modalità di rilevazione e registrazione devono essere improntate in un ottica di trasparenza nel caso di verifiche e concepite in un ottica di controllo di gestione quindi come una commessa che riporta nel dettaglio costi e ricavi.
Scritto il 2-12-2010 alle ore 18:44
Finalmente un argomento di interesse generale !
Tra i soggetti interessati da questa normativa vi sono anche i semplici fornitori, anche occasionali, di beni della P.A. ? Se si, in tal caso, è necessario ” tracciare” tutti gli acquisti a monte, o solo quelli che interessano la fornitura all’ Ente pubblico ?
Grazie
Scritto il 3-12-2010 alle ore 13:17
Maurizio la normativa riguarda tutti i fornitori, anche occasionali. La tracciabilità riguarda sia i pagamenti sia i costi collegati esclusivamente alla fornitura all’Ente pubblico.
Scritto il 4-12-2010 alle ore 11:52
pagamento stipendi e spese generali impossibile
identificarli con un solo conto dedicato in quanto
gli appalti pubblici sono diversi si possono
pagare su un c/c unico ? Esempio 10 c/c dedicati
gli stipendi li pago solo su una banca mediante
bonifici.
Scritto il 4-12-2010 alle ore 15:50
I c/c possono essere diversi ed utilizzati in maniera promiscua.
L’importante è avere sempre la tracciabilità con il CIG sempre riportato.
Una problematica può essere che le PA stanno inviando i moduli da firmare (diversi molto spesso da ente a ente) con la richiesta del c/c dedicato e chi ha i poteri di firma. In questo caso la PA si aspetto eventuali pagamenti (deposito cauzionale) su quel conto e loro bonificheranno sullo stesso dichiarato.
Scritto il 7-12-2010 alle ore 10:40
ringrazio per i chiarimenti sempre puntuali: Vorrei chiedere ancora una spiegazione se i dipendenti sono impiegati per più appalti come
li posso pagare? anche con un conto che non ha riferimento a qugli appalti e che cig devo indicare nel bonifico
Scritto il 7-12-2010 alle ore 11:47
Buongiorno! Potrei avere un chiarimento?
La nostra azienda di servizi ha occasionalmente a che fare con la P.A. e ci hanno richiesto appunto la dichiarazione sostitutiva nella quale dobbiamo indicare i c/c dedicati ai pagamenti dei contratti stipulati appunto con la PA.
Premesso che abbiamo diversi c/c per così dire “dedicati” suddivisi per comodità in aree geografiche, la domanda è questa: oltre ad indicare praticamente tutti i c/c, viene chiesto di indicare le generalità delle prsone “delegate ad operare”, ma per questo cosa si intende??? Anche chi ha solo una semplice delega di cassa con la quale può solamente “versare” contanti e/o assegni nel c/c (con regolare delega ad hoc e firma ovviamente depositata nell’istituto…sottolineo DELEGA DI CASSA SOLO PER VERSAMENTI..NO FIRMA ASSEGNI, NO PRELIEVI ETC) oppure si intende chi ha più ampia disponibilità (titolari e/o altre persone con poteri di firma più ampia).
Attendo fiduciosa chiarimenti.
Grazie per l’attenzione.
Scritto il 7-12-2010 alle ore 16:07
Edoardo, dovrebbe avere uno o più conti dove riceve le somme dalla PA con riferimenti del CIG. Quando le versa somme alla PA deve usare il c/c dichiarato alla PA con riferimento sempre del CIG. Se può avere un c/c unico per pagare gli stipendi è meglio , invece in ambito costi quindi controllo di gestione dovrà riportare la quota di costo del singolo dipendente per commessa/appalto quindi per CIG.
Scritto il 7-12-2010 alle ore 16:11
Anna, necessitano i nominativi di chi ha i poteri di firma verso terzi. In pratica di coloro che hanno la firma in banca per pagare un fornitore .
Di solito è il titolare , un procuratore speciale o il direttore amministrativo. Ben diversa è colui che effettua la “mera” operazione di versamento in banca.
Scritto il 7-12-2010 alle ore 17:06
Grazie mille Sig. Tesseri, è stato davvero gentile!!!
Anna.
Scritto il 8-12-2010 alle ore 11:57
L’applicazione della legge nella quotidianità ci aiuterà a capire meglio lo spirito di tracciabilità delle transazioni e non persecutorio del legislatore.
Scritto il 9-12-2010 alle ore 12:37
Salve, vorrei tornare un pò alla domanda di Edoardo, di cui non ho ben capito la risposta.
Io ho 10 operai che alternativamente hanno lavorato su diversi cantieri con CIG O CUP.
Nella causale del bonifico, cosa devo indicare?
Grazie.
Scritto il 9-12-2010 alle ore 14:45
Monica,ritengo che nella causale dei bonifici per stipendi verso gli operai non debba indicare nessun CIG o CUP. L’importante sono due cose per la tracciabilità : 1) la tracciabilità degli stipendi con assegni, bonifici ecc. (il rischio è il mancato controllo o tracciabilità se pagamenti in contanti).2)in ambito amministrativo imputi per commessa quindi per CIG la quota parte o il totale dello stipendio dell’operaio. Spero di aver chiarito i suoi dubbi.
Scritto il 10-12-2010 alle ore 12:48
Buongiorno. Sono un architetto e ho vinto una gara per un piano presso un comune insieme ad altri professionisti. aAbiamo stipulato l’atto notarile per raggruppamento temporaneo di professionisti in cui i due mandanti (al 25% nel raggruppamento)nominano il capogruppo mandatario al 50% delle quote. Vorrei sapere se:
– il conto dedicato a questo lavoro deve essere intestato al raggruppamento o può essere intestato solo al capogruppo;
– se questo conto può servire anche al pagamento di altri lavori pubblici;
La ringrazio anticipatamente
Scritto il 10-12-2010 alle ore 16:32
Buongiorno,
La mia azienda ha vinto una gara con un ente pubblico. Il contratto è stato firmato nel mese di maggio ma la consegna della fornitura stà avvenendo ora.Gli acquisti sono stati eseguiti in diversi tempi tra settembre ( periodo in cui non era ancora ben chiaro il da farsi) e dicembre.I pagamenti sono stati eseguiti in maniera diversificata tra cui RIBA ancora i scadenza.
Come ci si deve regolarizzare visto che è necessario farlo entro marzo 2011?
Scritto il 10-12-2010 alle ore 17:52
Buongiorno,
devo stipulare un contratto di affidamento lavori per una PA. Sto indicando come conto corrente dedicato uno dei conti già in essere. Mi sembra che sia ormai chiaro che i dipendenti possono essere pagati con assegni. La mia domanda è se devo pagare dal conto dedicato tutti i dipendenti oppure se i dipendenti che non hanno partecipato ai lavori di quel contratto possono essere pagati da altro conto.
Inoltre la mia azienda è organizzata con proprio magazzino per tutti quei materiali di uso corrente.
Quando eseguo lavori per la PA come faccio a “tracciare” il pagamento di tali materiali? Oppure devo pagare tutti i materiali dal conto corrente dedicato con indicazione di CIG e CUP anche se non so se saranno utilizzati nelle commesse pubbliche?
Grazie
Scritto il 10-12-2010 alle ore 22:21
Cinzia, secondo me il c/c deve essere intestato a chi ha vinto la gara, quindi al raggruppamento.
Il C/c può essere utilizzato anche al pagamento di altri lavori pubblici citando ogni volta il CIG o il Cup.
Scritto il 10-12-2010 alle ore 23:01
M.Rita, la data del contratto è stato stipulato prima dell’entrata in vigore della norma e quindi nel periodo concesso per l’adeguamento.
Richieda all’ente pubblico il Cig di riferimento se disponibile. In ogni caso sarà l’ente pubblico a chiederle anche gli estremi del c/c bancario e dei relativi poteri di firma. Per i pagamenti eseguiti mantenga la tracciabilità (per scrupolo), i successivi incominci a convogliarli su c/c dedicato.
Scritto il 11-12-2010 alle ore 11:35
Mauro, puoi pagare i dipendenti su più conti , se utilizzi quello dichiarato per i dipendenti che lavorano con le PA è meglio. Per l’acquisto dei materiali è importante la tracciabilità pertanto non in contanti ma con assegno diretto o bonifico. Nell’ambito della tua contabilità utilizzare conti contabili ripartiti per i costi sostenuti a secondo delle tipologie di cliente. Quindi avrai per esempio costi per la commessa XX con relativo cig, costi per la commessa YY con relativo cig. L’importante è ricostruire l’effettivo utilizzo.
Scritto il 11-12-2010 alle ore 12:29
caro dr tessari sono un medico di famiglia avevo lo stipendio accreditato presso un c/c dove l’equitalia mi ha pignorato tutte le somme nel conto provemienti dai miei emolumenti mensili.Io avevo gia’comunicato all’amministrazione di corrispondermi gli emolumenti attraverso altre forme ma l’amministrazione mi ha risposto con un diniego riferendosi a alla legge sulla tracciabilita’ che leggendo l’articolo in questione non riguarda i dipendenti ma solo gli appaltatori mi potrebbe rispondere urgentemente nel merito?
la ringrazio infinitamente
g
Scritto il 11-12-2010 alle ore 17:51
Giampietro, in effetti la tracciabilità sopracitata riguarda gli appalti pubblici. Nel suo caso, se non ho capito male, dovrebbe trattarsi di blocco degli emolumenti per iscrizione a ruolo per somme non versate. L’amministrazione pubblica non può modificare tale provvedimento anzi deve mantenere la tracciabilità di altri c/c al fine di tutelare la riscossione di Equitalia. Si informi tramite un commercialista in quanto dovrebbe essere pignorato solo un quinto degli emolumenti.
Scritto il 14-12-2010 alle ore 11:56
i suoi commenti mi sono molto utili vorrei chiedere come devo comportarmi-Abbiamo circa 40 contratti con enti pubblici tutti soggetti a tracciabilità li gestiamo attraverso 15 c/c bancari per il pagamento degli stipendi mi e’ chiaro che posso pagarli anche con un solo c/c ma per i fornitori le cui fatture riguardano 5/6/10
contratti con quali c/c posso pagarli e come faccio per il indicare il cig se nelle fatture non e’ specificata la fornitura relativa alla gara
essendo gli importo cumulativi? Come pago le varie utenze(gas, telefono, luce)e le spese generali? Posso fare giroconti da un c/dedicato ad un altro per procurarmi la provvista per pagare gli stipendi in quanto li pago con un conto solo? la ringrazio
Scritto il 14-12-2010 alle ore 18:53
Buonasera sono titolare di una impresa edile individuale ,eseguo solo lavori pubblici quindi tenuto a rispettare gli obblighi di tracciabilita’ dei flussi finanziari (divieto di ritiro di contante dal conto dedicato) ,mi domando :per le spese di luce, gas,ecc. e quelle previste per il sostentamento giornaliero della famiglia non avendo altre entrate se non quelle dell’utile dell’impresa da dove attingo i fondi necessari per sostenere tali spese?
Scritto il 14-12-2010 alle ore 19:52
Gent.ssimo Dott. Tesseri; ho pochi giorni fa effettuato una fornitura di stampe promozionali per la PA per un importo di poco superiore ai previsti 500 euro, la PA per disporre la liquidazione mi richiede, giustamente, di indicare il C/C dedicato ma essendo una piccolissima ditta, disponiamo di un unico C/C aziendale su cui eseguiamo tutte le operazioni incluso versamento e prelievo di contanti ed a questo punto sorge il dubbio se questo C/C può essere indicato oppure è necessario aprirne uno nuovo da dedicare alla liquidazione di questa fornitura. La ringrazio!
Scritto il 14-12-2010 alle ore 22:58
Emiliano, va bene il c/c che già utilizza.
Scritto il 14-12-2010 alle ore 23:07
Luana, la sua situazione è tipica di molte altre aziende. Occorre entrare nell’ottica che dobbiamo tutti lavorare in un ottica di controllo di gestione. Ciò comporta che dobbiamo avere una contabilità in grado di ripartire i costi per commessa pubblica al fine di dimostrare, in caso di controllo, che effettivamente abbiamo sostenuti costi reali verificabili con fatture ed tracciabili con i pagamenti. Ogni fattura può essere suddivisa per centro di costo visto che molti acquisti serviranno per più tipologie di clienti. Le consiglio, se possibile non avendo nessun vincolo , di rivedere le strategie sui c/c bancari in quanto il numero sembra effettivamente elevato.
Scritto il 14-12-2010 alle ore 23:10
Lucio, non mi risulta il divieto al ritiro in contante ma bensì al pagamento verso la PA in contanti (in quanto non tracciabile ). Se possibile sarebbe opportuno anche per una migliore gestione d’impresa avere un c/c personale ed uno specifico per l’attività che svolge.
Scritto il 15-12-2010 alle ore 11:57
Gen.ssimo Dott. Tessere, la ringrazio tanto per la sua rapidissima e gentilissima risposta!
Scritto il 15-12-2010 alle ore 15:01
Emiliano, speriamo con la conversione in legge di avere ulteruori elementi di chiarimento.
Scritto il 15-12-2010 alle ore 15:18
Gent.mo Dott. Tesseri, complimenti per il blog. Avrei anche io un quesito, come il Sign. Lucio ho un impresa edile individuale di piccole dimensioni, eseguo quasi solo lavori pubblici, un solo c/c azinedale. Questa nuova legge, mi permetta, la vedo come un uleriore appesantimento burocratico visto che da anni pago solo con assegni tutte le spese sopra i 150 euro.
Domande:
a)i soldi per la cassa per le piccole spese di lavori privati li posso prelevare in contanti dal c/c o devo aprire un nuovo conto aziendale?
b) i prelievi del titolare e coadiuvanti familiari li posso fare con assegni o devo fare bonifico su conto privato?
c)dai privati posso incassare assegni su cc dedicato o serve altro cc aziendale?
Grazie per la disponibilità
Scritto il 15-12-2010 alle ore 17:57
Jimmy, condivido l’aspetto burocratico (per pochi dobbiamo pagare un pò tutti il pedaggio). Pagando con assgni da tempo già questo è fondamentale per il concetto di tracciabilità (ovviamente diretti altrimenti con le girate diventa un problema). Relativamente alle domande per la piccola cassa ok , anche se ribadisco che due c/c separati preferibile. Per la b: assegni o bonifico è indifferente, per la c : si può incassare sullo stesso conto in quanto è prevista la promiscuità.
Scritto il 15-12-2010 alle ore 18:39
In merito alla questione del c/c aziendale e personale sollevato da Lucio e Jimmy, credo che avere due c/c separati sia inutile e costoso. Il problema è di caratttere generale e riguarda anche ( e soprattutto) il fisco. L’ importante è dare conto delle movimentazioni che avvengono nel nostro c/c siano essi prelievi che versamenti indipendentemente dal numero dei c/c di cui si dispone. Il fatto che le operazioni che avvengono sul c/c personale, non deve far pensare che le stesse operazioni non debbano essere “giustificate” ! Grazie per l’ attenzione
Scritto il 15-12-2010 alle ore 19:00
Grazie per la risposta,
per gli assegni era sottinteso che erano diretti e non trasferibili, fornitori collaudati da anni e non serve la norma per dirmi che non sono mafiosi.
Alla fine dovrò adeguarmi aprendo un altro cc, con altre carte….. e burocrazia, troppa per un impresa di piccola dimensione e lavori piccoli, in questo modo diventa sempre più difficile competere con le grandi aziende.
Scritto il 15-12-2010 alle ore 19:12
Per Maurizio: concordo con te!, il problema è che, secondo la norma, se commetti un errore “formale” le sanzioni non sono proprio leggere…..
Scritto il 15-12-2010 alle ore 22:23
Avere due c/c è un fatto di opportunità in questo caso e di gestione contabile più chiara. Ma, sperando che non debba accadere mai, nel caso di mancati pagamenti o controversie di qualunque genere (fisco,divorzio ecc) potrebbero esserci un blocco di operatività/pignoramento su un c/c (quello aziendale) mantenendo distinto ed operativo l’altro (quello personale) o viceversa.
Fra tante spese non credo che un c/c in più (anche postale) rappresenti un costo significativo.
Scritto il 21-12-2010 alle ore 09:17
Buongiorno! leggo: Spese non soggette a tracciabilità fino a € 1.500 con fondo cassa costituito in modo tracciabile.
cosa significa? La nostra è una piccola rivendita di materiali edili, quindi con movimenti di contante: con questo stesso possiamo pagare bollette Enel, telefono o altre piccole spese? naturalmente giustificando in prima nota questi movimenti? Grazie in anticipo per la risposta
Scritto il 21-12-2010 alle ore 13:09
Annamaria, si le confermo quanto da lei scritto. Per tracciabilità s’intende fatture,scontrini ecc.
Scritto il 21-12-2010 alle ore 15:38
Grazie, molto gentile
Scritto il 25-12-2010 alle ore 11:23
Gentilissimo dottore, vorrei un chiarimento sulla tracciabilità dei flussi finanziari, vorrei capire se posso essere pagato con assegno bancario da un conto dedicato, o solo ed esclusivamente con bonifico bancario o RIBA, dopo aver eseguito una fornitura con posa in opera per conto di una ditta aggiudicataria di un lavoro pubblico.
Scritto il 25-12-2010 alle ore 20:42
Buongiorno,
vorrei sapere, per cortesia, se le norme sulla tracciabilità riguardano anche gli incentivi, le agevolazioni, ecc.
La norma parla di concessionari di finanziamenti pubblici: si intende quindi anche gli incentivi suddetti? O, come credo, solo gli appalti?
Grazie
Scritto il 26-12-2010 alle ore 15:43
Giuseppe, le tra modalità di pagamento sono tutte e tre valide (l’assegno bancario diretto a lei e non girato). Se possibile indicare nella causale il CIG o il riferimento al lavoro specifico (nome PA ed altri riferimenti).
Scritto il 26-12-2010 alle ore 15:46
Elena per semplificare e sgombrare dubbi sulle tipologie di rapporti facciamo prima a dire che occorre tracciare somme ricevute da Enti Pubblici e/o finanziamenti pubblici anche europei oppure somme versate agli stessi. Pertanto se ha ricevuto somme devono essere oggetto di tracciabilità.
Scritto il 28-12-2010 alle ore 10:50
Buongiorno,
vorrei sapere se esiste un modellino da compilare per inviare i dati delle persone che hanno la firma in banca per riscuotere dalla P.A. perchè io sono un piccolo negozio che farà fatture occasionali e non vorrei mettere i miei dati personali in fattura.
Grazie
Scritto il 28-12-2010 alle ore 12:14
Margherita, più che un modello molte PA utilizzano testi molto simili. Pertanto la richiesta dei dati le dovrebbe pervenire dall’ente che sarà oggetto delle fatture occasionali. Si ricordi , essendo un piccolo negozio, che sono esenti da tracciabilità le spese al di sotto delle € 1.500, questo significa che non sarà costretta a fornire dati.
Scritto il 7-1-2011 alle ore 20:23
gentile dottore vorrei il suo parere su un comportamento che credo sia giusto. Se comunico agli enti appaltanti diversi conti correnti dedicati ai singoli appalti posso effettuare i pagamenti a fornitori e dipendenti con tali conti
anche se chiaramente l’ente il pagamento lo farà su un conto solo. Questo m i permetterebbe di poter
anticipare le fatture a seconda delle mie esigenze
quando con una banca quando con l’altra creandomi
meno complicazioni ad identificare il c/c preciso
per singolo appalto
Scritto il 8-1-2011 alle ore 19:58
Luana non vedo particolari controindicazioni. L’ente confluirà il pagamento dove lei vuole ed allo stesso tempo rispetterà le modalità necessarie per l’anticipo delle fatture. Il flusso è ancora più blindato per la tracciabilità in quanto fà operazioni con la banca. Mi sembra un buon benchmark per altri che hanno esigenze operative come le sue.
Scritto il 11-1-2011 alle ore 01:19
siamo un’azienda per produce e fornisce materiali di consumo agli enti pubblici. Il problema è che le svariate materie prime per produrre i prodotti finiti vengono acquistate in anticipo dai fornitori, quando ancora non si sà a chi saranno fornite, poi lavorate e messe a magazzino, solo in seguito verranno fornite all’Ente a secondo dei vari contratti che in futuro eventualmente si perfezioneranno. E’ impossibile indicare un CIG/CUP nel pagamento fornitori.
Scritto il 11-1-2011 alle ore 14:59
>Buongiorno, vorrei una delucidazione. Il mio fidanzato è un dipendente a tempo indeterminato di una ditta di piattaforme aeree, prima riceveva stipendio in contanti, in base alla legge 136 hanno cambiato e glielo accreditano sul c/c, mi chiedevo se poteva richiedere nuovamente lo stipendio in contanti dal datore di lavoro. La ringrazio
Scritto il 11-1-2011 alle ore 19:08
Buongiorno,
ho due dubbi:
1) Ambito di applicabilità dell’articolo 3: posto che il comma 1 recita <> sono coinvolti anche i fornitori dei materiali impiegato dalle ditte appaltratrici? La sua risposta numero 2 del 3/12, se la interpreto correttamente, sembrerebbe indicare di NO, ma non mi spiego allora perchè la legge parli di filiera e subcontraenti.
2) art 4 (indicazione targa e titolare mezzo su “bolla”): in quali casi un’azienda che venda materiali a ditte appaltatrici con carico dal proprio magazzino o direttamente dal produttore/distributore e trasporto effettuato alternativamente :
a) con mezzo del cliente (apppaltatore)
b) con mezzo incaricato dal cliente (appaltatore)
c) con proprio mezzo
c) da trasportatore terzo su proprio incarico
dovrà indicare sulla bolla (o meglio sul DDT, mi pare) targa e nominativo del proprietario? Ritiene tra l’alro che il nominativo del proprietario possa essere omesso se coincidente con il destinatario della fornitora indicato sul medesimo?
Grazie in anticipo!
Scritto il 11-1-2011 alle ore 19:11
Preciso: nella domanda precedente il sistema ha tagliato la citazione del testo dell’articolo 3 c.1 forse perchè virgolettata; la frase era: …gli appaltatori, i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese …
Scritto il 11-1-2011 alle ore 21:56
Claudia è necessario che lei nella sua contabilità industriale utilizzi conti che le permettano di ricostruire per commessa (quindi per CIG) le materie prime e gli altri costi che sono stati necessari per effettuare quella fornitura allo specifico ente pubblico. Ribadisco il concetto che occorre giustificare che effettivamente il fornitore abbia realmente fornito il bene o servizio.
Scritto il 11-1-2011 alle ore 22:01
Pamela, credo che l’azienda abbia operato tutta una serie di cambiamenti per essere “compliant” con la normativa. Pertanto la sua richiesta prevede un eccezione ed una manualità che le imprese poco gradiscono in quanto possono essere fonte di errori e quindi a rischio sanzioni.
Scritto il 11-1-2011 alle ore 22:54
grazie dottore per la sua pronta risposta che potrebbe funzionare se non si acquistassero e si pagassero le materie prime anche 6 mesi o 1 anno prima dell’effettivo invio all’ente pubblico, che non conosco in questa fase perchè dipenderà da quali gare vincerò in futuro e se effettivamente poi l’ente mi ordinerà il materiale, non ha obblighi può ordinarne anche solo una parte. I nosti enti sono le Aziende sanitarie italiane. Noi produciamo per avere i materiali a magazzino che poi verranno fornite alle Aziende a secondo delle loro esigenze, oppure venduti all’estero ecc. L’applicazione di questa legge per il nostro settoremi sembra impossibile
Scritto il 12-1-2011 alle ore 09:54
Grazie dottore, la ringrazio per la sua pronta risposta!!!!!!!!!!!
Scritto il 12-1-2011 alle ore 09:56
Non si può concordare con le conclusioni di Claudia che riflettono le mie perplessità espresse all’ inizio di questo Blog, circà l’ applicabilità di questa legge ai fornitori di beni materiali (occasionali o meno) della P.A. . L’ unico rimedio è l’ abolizione della moneta legale e l’ introduzione della traccabilità per tutte le transazioni !!!!!
Scusate il paradosso, ma non vedo alternative, la contabilità industriale è un’altra cosa, serve per il calcolo dei costi. Forse servirebbe un chiarimento dell’ Autorità ?
Scritto il 12-1-2011 alle ore 10:07
a rettifica del precedente commento :
Non si può che concordare con le conclusioni di Claudia che riflettono le mie perplessità espresse all’ inizio di questo Blog, circà l’ applicabilità di questa legge ai fornitori di beni materiali (occasionali o meno) della P.A. . L’ unico rimedio è l’ abolizione della moneta legale e l’ introduzione della traccabilità per tutte le transazioni !!!!!
Scusate il paradosso, ma non vedo alternative, la contabilità industriale è un’altra cosa, serve per il calcolo dei costi. Forse servirebbe un chiarimento dell’ Autorità ?
Scritto il 12-1-2011 alle ore 14:38
Paolo le confermo che l’applicazione della normativa riguarda tutta la filiera delle imprese, quindi anche i fornitori delle ditte appaltatrici. Per l’art.4 non c’è interpretazione in quanto cita che occorre sempre il nominativo e proprietario senza nessuna omissione.
Scritto il 12-1-2011 alle ore 14:45
Claudia condivido la difficoltà, comunque nell’ultimo documento dell’autorità di vigilanza del 22 dicembre 2010 viene riportato che possibili soluzioni operative diverse da quelle sopracitate vanno bene se assicurano la piena tracciabilità dei flussi ex post. Pertanto organizzi un processo che possa essere controllato e giustificato.
Scritto il 12-1-2011 alle ore 14:53
Maurizio, la contabilità industriale prevede la gestione della commessa per costi e ricavi ed è uno dei metodi utilizzati. Le associazioni di categoria hanno più volte chiesto chiarimenti e l’Autorità di Vigilanza stà costantemente adeguando le modalità operative vedi determinazioni del 18 novembre 2010 e l’ultima del 22 dicembre 2010. Condivido che aumenta la burocrazia e purtroppo anche il ritardo dei pagamenti. Dovremmo fare le “barricate” per il rispetto dei termini contrattuali.
Scritto il 14-1-2011 alle ore 17:47
Buongiorno,
assodato che non è necessario avere un conto dedicato in esclusiva mi chiedevo se è però obbligatorio che questo conto venga movimentato esclusivamante con mezzi tracciabili.
Tanto per esempio se sul conto la mia rete agenti ci versa del contante o se effettuo dei prelievi per la gestione della piccola cassa cosa accade ?
Grazie in anticipo
Scritto il 15-1-2011 alle ore 11:25
Marco non succede nulla, lei deve giustificare i movimenti verso la PA e le attività connesse , non i movimenti del suo c/c. La rete agenti se versa soldi collegabili con la commessa della PA devono essere tracciati, altrimenti no.
Scritto il 18-1-2011 alle ore 18:27
buonasera vorrei porre un quesito: sono dipendente di una pubblica amministrazione e nello specifico lavoro nell’ufficio di gabinetto di un assessore, curo le spese di rappresentanza -euro 5.000,00 all’anno – dove a monte non viene stipulato un contratto (fornitura caffè, necrologi istituzionali, qualche pranzo, piccoli acquisti ecc.) rientrano nella tracciabilità dei flussi finanziari? considerato anche che la nostra ragioneria chiede l’applicazione di codici vari CIG,CUP, come mi devo comportare?
Scritto il 18-1-2011 alle ore 22:23
Maria Elena, secondo me si con riferimenti da considerare:
-1 “L’eventuale costituzione di un fondo cassa cui attingere per spese giornaliere, salvo obbligo di rendicontazione, deve essere effettuata tramite bonifico bancario o postale o altro strumento di pagamento idoneo a consentire la tracciabilità delle operazioni, in favore di uno o più dipendenti.
-2 :le spese relative ai pagamenti di valori bollati, imposte ed altri diritti erariali, spese postali, biglietti di mezzi di trasporto, giornali e pubblicazioni. Si tratta, in sostanza, delle spese che ciascuna amministrazione disciplina in via generale con un provvedimento interno: ad esempio, il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) stabilisce che il regolamento di contabilità di ciascun ente preveda l’istituzione di un servizio di economato “per la gestione di cassa delle spese di ufficio di non rilevante ammontare” (articoli 152 e 153 TUEL). Il regolamento contiene un’elencazione esemplificativa degli acquisti di beni e servizi che rientrano nelle spese minute e di non rilevante entità, necessarie per sopperire con immediatezza ed urgenza ad esigenze funzionali dell’ente (non compatibili con gli indugi della contrattazione e l’emanazione di un provvedimento di approvazione), entro un limite di importo fissato, anch’esso, nel medesimo regolamento; la gestione di tali spese, superando il rigido formalismo delle procedure codificate, avviene secondo modalità semplificate sia per quanto riguarda il pagamento (per pronta cassa), contestuale all’acquisto indifferibile del bene o servizio, sia per quanto concerne la documentazione giustificativa della spesa.
Le spese ammissibili devono essere, quindi, tipizzate dall’amministrazione mediante l’introduzione di un elenco dettagliato all’interno di un proprio regolamento di contabilità ed amministrazione
Scritto il 19-1-2011 alle ore 16:49
sono già intervenuto in precedenza ma alla luce anche dell’ultimo intervento dell authority ho sncora alcuni dubbi- La nostra azienda ha 400 dipendenti che lavorano in molti cantieri quasi tutti con commesse pubbliche. Noi stiamo pagando come sempre gli stipendi con bonifici in una unica banca. Chiedo se possiamo continuare a farlo in quanto come specificato “i pagamenti a favore dei dipendenti saranno effettuati sul c/dedicato relativo ad una singola specifica commessa anche se i dipendenti prestano la loro opera in relazione ad una pluralità di contratti” Preciso che i nostri dipendenti lavorano o solamente per una commessa o per più commesse- Quindi posso pagarli tutti con un solo c/c dedicato ad un singolo appalto? O devo deividere ove possibile i pagamenti a seconda dell’appalto e del relativi c/c dedicato? La ringrazio molto
Scritto il 19-1-2011 alle ore 19:26
Buonasera, vorrei porre un quesito.
Un’agenzia di assicurazioni che incassa premi da Enti pubblici per conto della Compagnia mandante ha indicato i suoi dati bancari con i riferimenti dei responsabili e procuratori del c/c, allegando il DURC.
Alcuni Enti hanno rifiutato il versamento dei premi asserendo che secondo loro il contenuto di tale dichiarazione non sarebbe corretto relativamente ai dati indicati, in particolare all’indicazione dell’intestazione del c/c. Puo’ gentilmente chiarirmi quest’aspetto? La ringrazio molto
Scritto il 20-1-2011 alle ore 17:27
Edoardo,puoi pagare i dipendenti con il c/c bancario per te più idoneo, un solo conto dedicato forse è meglio. L’altra cosa da tracciare o tracciabile è la commessa o le commesse per dipendente ogni mese. Dovresti storicizzare che quel mese il dipendente x ha lavorato su le commesse 1,2,e 3.
Scritto il 20-1-2011 alle ore 17:28
Massimo credo che essendoci una compagnia mandante vogliono anche i loro dati. Se hanno solo i vostri la “filiera” ha un buco.
Scritto il 21-1-2011 alle ore 09:50
vorrei porre un quesito specifico per identificare esattamente il concetto di filiera
con un esempio pratico:
Azienda A: SOTTOSCRIVE CONTRATTO CON P.A. X FONITURA DI PRODOTTI E GESTIONE di MENSA SCOLASTICA O ASILO ETC …
AZIENDA B: E’ UN’INDUSTRIA ALIMENTARE
AZIANDA A sarà sicuramante tenuta a gestire la tracciabilità con la PA dei flussi finanaziari .
E’ plausibile che AZIENDA A chieda anche all’AZIENDA B estremi di un C/C dedicato perchè in ogni caso acquista generi che poi serviranno x gestire il servizio con la PA ?
AZIENDA B per produrre acquisterà materie prime non riconducibli ad una spoecifica fornitura , deve chiedere a sua volta ai fornitori un c/C dedicato ?
Grazie in anticipo
Scritto il 21-1-2011 alle ore 21:53
Porgo alla sua cortese attenzione il seguente quesito. Sono titolare di una ditta che fornisce piante e fiori saltuariamente a un ente pubblico nella fattispecie al comune del proprio paese. Per salturiamente intendo che il volume d’affari delle varie forniture annualmente non supera i 2500,00€. creare un nuovo conto non sarebbe economicamente conveniente (spese di tenuta e varie). E’ possibile adottare come forma per il pagamento(incasso fatture e pagamenti fornitori) anzichè un conto, una carta prepagata con iban? Dovrebbe garantire una tracciabilità dei movimenti e al tempo stesso sarebbe economicamente più vantaggiosa.
Grazie per la disponibilità.
Scritto il 22-1-2011 alle ore 18:25
Daniele, la carta prepagata secondo me non è idonea (non è un c/c fisso). Per le sue spese saltuarie il comune potrebbe/dovrebbe non chiedere nulla rientrando nell’autonomia delle spese di cassa (€1.500).
Scritto il 22-1-2011 alle ore 18:28
Marco la logica della filiera è il subbalpalto. In sostanza si vuole tracciare chi effettivamente svolge i lavori. Molti sono stati i casi d’infiltrazione mafiosa dove alla commessa rispondono le persone “pulite” mentre dietro ci sono altre fonti. Nel suo esempio l’obbligo è solo per l’azienda A verso la PA. L’azienda B se fornisce solo il materiale non deve dare nessun riferimento.
Scritto il 24-1-2011 alle ore 13:50
Buongiorno,sono un dipendente pubblico. Il mio ufficio acquista giornalmente per le manutenzioni ordinarie materiale vario come pinze, chiodi etc…presso un fornitore abituale. Abbiamo richiesto al fornitore la dichiarazione del c/c dedicato. Al momento dell’affidamento e dell’impegno delle somme di importo € 500,00abbiamo richiesto il CIG e con una sorta di contratto, abbiamo chiesto alla ditta fornitrice la dichiarazione di accetazione delle condizione previste dalla normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari. Il nostro fornitore è tenuto ad utilizzare quell’importo per il pagamento dello specifico materiale da noi acquistato, alla sua ditta fornitrice o può, visto che quella fornitura è già stata pagata precedentemente, impiegare quelle somme per la fornitura di materiale diverso da quello acquistato da noi P.A.?
Grazie per la cortese disponibilità.
Scritto il 25-1-2011 alle ore 12:03
Buongiorno,abbiamo ottenuto un contributo su un bando regionale. questo verrà liquidato sulla base della rendicontazione presentata, non sono state richieste anticipazioni.Tutti i pagamenti con bonifici sono stati effettuati tramite il c/c aziendale,l’amministrazione regionale chiede prima di liquidare il contributo di indicare il c/c dedicato alla riscossione del finanziamento. Posso indicare un altro c/c (dedicato alla riscossione) pur avendo effettuato i pagamenti con il c/c aziendale o devo utilizzare il c/c aziendale? grazie
Scritto il 25-1-2011 alle ore 17:59
Egregio Dottore, le chiedo un parere sul seguente caso.
La società A fornisce il servizio di mensa in una scuola pubblica e si avvale del servizio di un’altra società B per le analisi batteriologiche sugli alimenti e bevande.
Si chiede se anche la società B debba sottostare agli obblighi di tracciabilità di cui L. 136/2010 stante il non diretto collegameno con l’oggetto del contratto d’appalto.
Scritto il 25-1-2011 alle ore 21:51
Valentina, il fornitore che ha stipulato il contratto dovrà semplicemente dimostrare. come è spesso nella normalità dei casi,che effettivamente aveva comprato la fornitura (ovviamente pagata prima) e utilizzata per la vostra richiesta. Quindi il vostro iter ritengo che sia corretto come quello del fornitore che non deve necessariamente comprare il materiale solo dopo il vostro impegno di spesa. Spero di aver chiarito i suoi dubbi.
Scritto il 25-1-2011 alle ore 21:56
Stefano, si puoi dichiararne un altro l’importante è che i due c/c sia riconducibili alla stessa azienda/persone oggetto del finanziamento e che la scelta di un c/c diverso sia solo per motivi pratici non modificando la semplice tracciabilità. Insomma non deve figurare la logica delle “scatole cinesi” .
Scritto il 25-1-2011 alle ore 22:00
Sandro, scritto così non dovrebbe essere oggetto agli obblighi di tracciabilità. Dovresti porre attenzione se il contratto prevede controlli che dovrebbe fare la società A previa penalità invece lo fà la società B. In quel caso la tracciabilità sarebbe necessaria. Comunque visto la delicatezza dei controlli un buon contratto sottoscritto con pagamenti tracciabili dovrebbe essere la regola di una sana contabilità. Altrimenti viene il dubbio del perchè non vuoi far figurare la società B che ti deresponsabilizza.
Scritto il 26-1-2011 alle ore 13:19
Buongiorno, una domanda in merito al CIG e al Conto Corrente Dedicato: sono da richiedere nei pagamenti all’estero da parte della P.A. (nel mio caso l’Università)alle Ditte o Enti Pubblici e/o Privati esteri? Grazie
Scritto il 28-1-2011 alle ore 08:55
Antonino, si è necessario i rapporti con l’estero e le “traingolazioni” tra società sono da tenere sono monitoraggio e controllo.
Scritto il 28-1-2011 alle ore 09:46
Grazie per la risposta dott.Tesseri.
A noi però resta il timore che tanti soggetti stranieri, specie oltre Europa (U.S.A., Canada, per non parlare dei paesi arabi ma anche la Germania ecc.) ignorino le ns richieste e facciano così cadere i rapporti di contratti di forniture. Le faccio un esempio banale: Il Dipartimento di Papirologia dell’Università vorrebbe acquistare dei libri da una Biblioteca Egiziana, e introvabili altrove. Lei si immagina quando in Egitto riceveranno il ns modulo di richiesta di conto corrente dedicato, in inglese, per via della ns legge sulla tracciabilità dei flussi finanziari?
Ebbene, semplicemente (sta già accadendo) non risponderanno bloccando così ogni tipo di contratto in essere. Non parliamo poi di casi in cui sono coinolte più società straniere nell’ambito dello stesso contratto!!!!
Cosa ne pensa?..- ha qualche consiglio in merito?
Mille grazie
Scritto il 28-1-2011 alle ore 11:31
Antonino, ha ragione sulle problematiche che noi italiani abbiamo con partner stranieri. Non a caso siamo al primo posto nell’ UE per la burocrazia. Consigli : chiedere un c/c bancario va bene (non è neccessario specificare dedicato) l’importante è la tracciabilità, per il CIG riferisca che è un codice univoco per facilitare i tempi di pagamento. Per le regole da seguire citi che è una norma antriciclaggio, la tematica anti money laudering è molto sentita ed apprezzata nel mondo.
Scritto il 28-1-2011 alle ore 13:23
Salve, mi chiamo Paolo e sono un dipendente pubblico. In Comune ci stiamo adeguando alle novità sui flussi di denaro. Ci ponevamo il questito di come doverci comportare in merito ai pagamenti delle forniture ENEL e Telecom. Più in particolare: dobbiamo richiedere il CIG? oppure quali gestori di un servizio pubblico Enel e Telecom sono esonerati dalla tracciabilità?
Grazie in anticipo
Paolo Tripodi
Scritto il 28-1-2011 alle ore 19:36
VORREI SAPERE SE DEVO FARMI FARE BOLLE SEPARATE PER ACQUISTI DI MATERILE EDILE CHE VA IN CANTIERI DIVERSI OSSIA CON CONTRATTI STIPULATI DOPO ENTRATA IN VIGORE LEGGE 136
GRAZIE
Scritto il 28-1-2011 alle ore 20:38
Per costituire il fondo cassa per le spese giornaliere di un cantiere abbiamo eseguito il bonifico al Direttore di cantiere (socio) identificandolo con il CUP e la causale. Le spese devono essere rendicontate mediante scontrino o fattura. La fattura deve essere intestata al titolare del fondo cassa o alla azienda per la rendicontazione? Se dovesse essere intestate all’azienda ci troveremmo con una doppia uscita registrata: una per il fondo cassa in favore del Direttore di cantiere e l’altra per la fattura.
Scritto il 29-1-2011 alle ore 16:52
Ciao sono un’impiegata della P.A. nell’ufficio contabile; ho letto la normativa e non mi è chiara una cosa… il conto correte dedicato è obbligatorio anche quando vengono acquistati materiali (es cancelleria, ecc..) che non sono soggette a gare d’appalto? cioè è necessario che tutti i mandati di pagamento devono essere eseguiti si cc dedicato?
grazie
Scritto il 29-1-2011 alle ore 18:17
Paolo non è specificato per il CIG, ma una modalità diversa di pagamento ma sempre tracciabile per i fornitori di servizi pubblici si. Pertanto ritengo che non occorra.
Scritto il 29-1-2011 alle ore 18:21
Carlo, se puoi è meglio farlo sapendolo prima si . L’importante nel caso di controllo è ricostruire le differenza commesse.
Scritto il 29-1-2011 alle ore 18:25
Antonio, la spesa dovrebbe essere fatturata all’azienda. Non dovresti avere due spese in quanto lo scontrino verrebbe sostituito dalla fattura. Il socio opera per l’azienda non a titolo personale anche se socio.
Scritto il 29-1-2011 alle ore 18:29
Maria, la mia risposta n.62 riepiloga le necessità e le opportunità che puoi avere con le forniture non gare d’appalto quindi dam fondo cassa.
Scritto il 29-1-2011 alle ore 19:25
Salve, sono un concessionario di autoveicoli, dopo aver concluso un trattiva privata con un comune della sicilia mi hanno richiesto tutte le dichiarazioni cosi come definito dal Dl della tracciabilità. Ho forniti tutto quanto richiesto. Tuttavia adesso mi richiedono le stesse dichiarazioni di tracciabilità al produttore di veicoli che rappresento e anche al factor (Il produttore cede i crediti alla banca in pro-soluto)
Non credo che questi ultimi 2 passaggi siano corretti?
Grazie
Scritto il 30-1-2011 alle ore 15:19
Giuseppe per la tracciabilità il comune ha necessità di tracciare la filiera. Quindi il produttore è necessario per avere la conferma che lei è un concessionario “ufficiale”. Per il factor dovrei avere maggiori indicazioni, per una sua valutazione occorre che lei dimostri il pagamento da lei effettuato per comprare le vetture oggetto della trattativa privata.
Scritto il 31-1-2011 alle ore 17:07
Un’azienda che vince una gara per la prestazione di un servizi , riceve, di solito, il pagamento dall’ente pubblico dopo vari mesi dall’esecuzione dei lavori, e dopo aver già provveduto a pagare fornitori e il personale…
Scritto il 31-1-2011 alle ore 17:18
Come bisogna comportarsi per i pagamenti già effettuati?? E nel caso in cui … come spesso accade l’ente pubblico nn rispetta le scadenze dei pagamenti cmq bisogna rispettare la normativa???
Scritto il 31-1-2011 alle ore 17:33
l’ente pubblico che nn rispetta i termini di pagamento non sottoposto a nessuna sanzione??
Scritto il 31-1-2011 alle ore 22:43
Lallla, per i pagamenti effettuati non bisogna fare nulla è l’ente pubblico che le deve comunicare il CIG ad inizio commessa e le parti lo devono riportare entrambi nei pagamenti effettuati.
Scritto il 31-1-2011 alle ore 22:48
Lallla, l’ente pubblico dovrebbe rispettarli seguendo della regole come l’impegno di spesa ecc. Se non paga , previo controllo dell’economato/ragioneria che il bene o il servizio non sono stati contestati, da quel momento è possibile il pagamento. Sono previste sanzioni per i dipendenti pubblici che non rispettano le regole previste dal bando di concorso. L’ente pubblico non ha sanzioni, casomai ogni imprenditore dovrà farsi due conti se vale la pena vendere o no !
Scritto il 1-2-2011 alle ore 12:56
lavoro saltuariamente con i miei servizi di trasporto per una azienda che opera con appalti pubblici. Mi chiedono di indicare il conto dedicato, fino qui va bene, indico il conto della mia azienda, quello dove passa tutta l’operatività (incass,pagamenti,stipendi) in contabilità ordinaria. Mi indicano anche un numero di CUP da riportare sul conto, è possibili questo? come posso fare? grazie per le Sue preziose indicazioni.
Scritto il 1-2-2011 alle ore 16:29
Claudio, quanto è richiesto è corretto tenga presente le seguenti differenze : obbligo per ogni transazione del codice identificativo di gara (CIG) e il codice unico di progetto (CUP) per gli investimenti pubblici.
Pertanto ogni qualvolta che effettua un pagamento deve riportare nella causale del bonficio il codice che le hanno fornito. Di conseguenza riceverà pagamenti con riferimento a questo codice.
Scritto il 2-2-2011 alle ore 16:06
Buongiorno,
La disturbo perchè io lavoro nell’ufficio promozione di in un ente pubblico non economico (autorità portuale) e qualche volta mi capita di dover pubblicare la nostra pagina pubblicitaria anche su riviste inglesi/americane.l’importo è sempre sui 4/5 mila €, mai di più.Devo richiedere un documento simile al durc ed il conto dedicato anche alle società estere?grazie
Scritto il 2-2-2011 alle ore 17:51
salve,
vorremmo sapere se il pagamento al fornitore, per la merce destinata a specifico cantiere, deve essere imputato al conto conrrente relativo all’appalto (indicazione CIG e CUP) oppure se deve essere trattato in linea generale (tipo pagamento dipendenti, spese cancelleria etc)
Grazie e buona serata
Scritto il 2-2-2011 alle ore 22:31
Valeria, credo sia opportuno farlo anche con le società estere.
Scritto il 2-2-2011 alle ore 22:33
Sabrina è preferibile imputarlo ai riferimenti tracciati sul c/c dedicato all’appalto.
Scritto il 3-2-2011 alle ore 18:56
Gentilissimo dott.Tesseri sono Direttore Servizi amministrativi di un Istituto Superiore Statale e mi chiedo se ho ben inteso il senso della normativa sulla tracciabilità combinata alle disposizioni del Codice dei contratti rispetto all’obbligo di richiedere il CIG dopo aver letto la determinazione n.10 del 22 dicembre 2010 dell’AVCP. In breve cede sugli’ISTITUTI SCOLASTICI STATALI l’obbligo di richiedere il CIG, per qualsiasi importo e per qualsiasi tipologia di gara, quando essi si configurano quali stazioni appaltanti quando cioè mettono in atto una procedura di gara. Invece non sono obbligati a richiedere il CIG in tutti i casi in cui gli stessi operano in Amministrazione Diretta ai sensi del D.I.n.44/2001 per importi inferiori ai 2000,00 euro o al limite superiore determinato dei Consigli di Istituto, quando cioè non si qualificano stazioni appaltanti ed il Dirigente provvede ad affidamenti diretti per acqyisti di beni o servizi.
Le porgo anticipati ringraziamenti per la cortesia e la competenza professionale con la quali sicuramente vorrà dara risposta al quesito.
Scritto il 3-2-2011 alle ore 22:31
Salvatore, condivido la sua interpretazione e disamina. In aggiunta le suggerisco, indipendetemente dal CIG di utilizzare modalità di pagamento idonee per la tracciabilità dei pagamenti effettuati.
Scritto il 7-2-2011 alle ore 11:45
gent.ssimo dott. Tesseri, vorrei un suggerimeto sui pagamenti già effettuati tramite bonifico su c/c bancario e postale, senza aver acquisito il CIG e relativi all’ anno 2010 – consideri che sono importi inferiori alle 1300,00 euro-
devo recuperare tutti i CIG ?
grazie
Scritto il 7-2-2011 alle ore 21:58
Enzo, se non è stato oggetto di gara non ce n’è bisogno. Mantenga traccia ovviamente dei pagamenti.
Scritto il 8-2-2011 alle ore 10:09
Gent.mo Dott. Tesseri,
siamo una società che commercializza prodotti ospedalieri e che lavora quasi esclusivamente attraverso appalti con la P.A..Ci stiamo chiediendo se tracciare (indicazione CIG, C.C. dedicato)anche i pagamenti ai nostri fornitori; in più come fare con le RIBA emesse direttamente da quest’ultimi, devono indicare in causale il CIG?
Scritto il 8-2-2011 alle ore 12:15
Gent.mo Dott. Tesseri,
sono un funzionario di un ufficio ministriale e mi occupo di contratti pubblici. Ho un dubbio circa la tracciabilità dei pagamenti ai subfornitori. Riprendo un esempio sopra citato:
Azienda A: SOTTOSCRIVE CONTRATTO CON P.A. X FONITURA DI PRODOTTI (o anche lavori pubblici) …
AZIENDA B: E’ UN’INDUSTRIA fornitrice di prodotti impiegati dalla “Azienda A” per il contratto con la P.A;
AZIANDA A sarà sicuramante tenuta a gestire la tracciabilità con la PA dei flussi finanaziari .
E’ plausibile che AZIENDA A chieda anche all’AZIENDA B estremi di un C/C dedicato perchè in ogni caso acquista beni che poi serviranno x gestire il contratto con la PA ?
Se l’obbligo riguarda anche le sub forniture e i sub appalti, e se tali pagamenti avvengono tra appaltatore e subfornitore (o subappaltatore), c’è obbligo di comunicare alla P.a. gli estremi di questi pagamenti? mi sembra una procedure troppo onerosa, non crede?
Scritto il 8-2-2011 alle ore 13:29
Buongiorno dott. Tesseri,
siamo uno studio di consulenza fiscale. Il nostro dubbio riguarda un nostro cliente estero (ma con stabile organizzazione in Italia) che parteciperà ad una gara di appalto in Italia. Può utilizzare il conto corrente già acceso e normalmente utilizzato nel suo stato d’origine ovvero occorre accendere uno specifico conto in Italia?
La ringrazio anticipatamente.
Saluti
Scritto il 8-2-2011 alle ore 14:04
gent.mo dott
sono un farmacista convenzionato con L’azienda Sanitaria Provinciale: ritiene sia applicabile la tracciabilità anche ai pagamenti che l’asp mi fa in convenzione. consideri che ogni anno faccio richiesta di pagamento dei farmaci erogati in copertura di prescrizione.
grazie
Scritto il 8-2-2011 alle ore 17:15
gentile dott. Tesseri sono un dirigente amm.vo della asl di Cagliari.il mio dipartimento acquista prestazioni sanitarie di assistenza ospedaliera ( dalle Case di cura) e specialistica ambulatoriale ( studi accreditati )tramite apposito contratto la cui bozza viene predisposta dalla Regione (con delibera di Giunta ).La contrattazione viene effettuata con i soggetti accreditati dalla regione e per ciascuno vengono fissati specifici tetti di spesa nei limiti dell’assegnazione finanziaria regionale attribuita dalla regione alla nostra Asl per l’acquisto delle prestazioni(con delibera di Giunta)
I pagamenti avvengono tramite tesoriere.
A suo pare i contratti in questione rientrano nella normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla L.136/10 ?? A me pare che la tracciabilità sia già ampiamente garantita
Scritto il 9-2-2011 alle ore 06:36
Ombretta, la risposta è si un tutti e due i casi. Se possibile utilizzi prevalentemente un c/c o due chiedendo ai fornitori di riportare il CIG come codice identificativo (tipo codice cliente).
Scritto il 9-2-2011 alle ore 06:42
Claudio la problematica della filiera deve essere ancora completamente chiarita. Il concetto espresso dalla normativa sembra obbligare solo chi ha il rapporto verso la PA del conto corrente dedicato e non il sub fornitore che deve essere tracciato ed eventualmente identificato se nella fase del bene o servizio si sostituisce direttamente al soggetto che ha vinto la commessa (vedi consegna merci o controlli sulla qualità del prodotto venduto).
Scritto il 9-2-2011 alle ore 06:46
Maria Teresa secondo me si, soprattutto se lo stato risiede nell’UE. Non escluderei problematiche d’interpretazione della singola PA (si potrebbe opporre) ma anche difficoltà burocratiche. Come consulente consiglierei di aprirne uno in Italia.
Scritto il 9-2-2011 alle ore 06:49
Franco ritengo di si, non vedo il motivo per non farlo. In ogni caso l’azienda sanitaria le dovrà mandare eventualmente il CIG e la richiesta di c/c dedicato.
Scritto il 9-2-2011 alle ore 07:02
Marisa Udella,per le prestazioni sopra descritte si con l’accortezza di tracciare facilmente i pagamenti del tesoriere verso questi fornitori richiedendo c/c dedicato. Se trattasi di importi giornalieri inferiori a € 1.500 (ammontare di ciascuna spesa effettuata nella giornata) vale quanto riportato nella mia n.62.
Scritto il 9-2-2011 alle ore 17:33
Gentile Dott. Tesseri chiedo gentilmente di sapere se i sussidi erogati dal Comune ad L.S.U. o Borse Lavoro debbono rientrare nelle norme di cui alla legge 136/2010. Le faccio presente che gli importi erogati alle persone sono di minimo valore ( circa 500 euro cadauno)
GRAZIE infnitamente dal Comune di Colli Sul Velino (RI)
Scritto il 10-2-2011 alle ore 10:38
Buongiorno, Dott. Tessari,
ho letto la sua risposta alla mia prima richiesta, ci stiamo ora chiedendo come comportarci con l’ordine unico e la seguente riba emessa dal ns fornitore per prodotti che vanno a distinte asl e per distinte gare (parlo di gare pluriennali con forniture a scadenza prestabilita); si devono indicare tutti i cig delle gare alle quali i prodotti sono destinati? Dovremmo fare ordini singoli, aumentando notevolmente i costi di trasporto?
La ringrazio e la saluto.
Scritto il 10-2-2011 alle ore 13:33
Rina, ritengo di no.L’importante è che il procedimento di assegnazione ed erogazione sia strutturato(documento delle regole) e tracciato (nominativi).
Scritto il 10-2-2011 alle ore 13:39
Ombretta, avere traccia delle gare x CIG purtroppo è una necessità. Per non stravolgere l’operatività mantenga l’ordine unico ma gestisca un’allegato tra lei ed il fornitore con gli estremi del CIG. Questo processo di abbinamento gara/cig dovrà farlo lo stesso successivamente. Tanto vale impostarlo da subito ed alimentarlo nei vari passaggi.
Scritto il 10-2-2011 alle ore 14:36
NOI ABBIAMO UN’AZIENDA DI RISTORAZIONE COLLETTIVA CON CIRCA 200 DIPENDENTI, E LE NOSTRE COMMESSE SONO PER L’80% RIVOLTE AD ENTI PUBBLICI, MI CHIEDO, COME POSSIAMO OPERARE ED APPLICARE LA LEGGE SE IL PUBBLICO NON CI PAGA? (NON MI RISPONDA COME HA FATTO CON LA SIG LELLA PERCHE’ RISPONDERE COSì è SEMPLICE FATEVI CARICO DEI PROBLEMI OGGETTIVI) LE CHIEDO ANCORA POICHE’ LAVORIAMO CON L’ANTICIPO FATTURE CON TUTTI I SUOI BEI PALETTI (SCADENZE, VINCOLI SU ANTICIPAZIONI …) SE UN CASTELLETTO è PIENO COME SI FA A SCONTARE UNA FATTURA SU UN’ALTRO CONTO AVENDO IL VINCOLO DEL CONTO DEDICATO?
Scritto il 10-2-2011 alle ore 16:45
GENT.MO DOTTORE,
LE FACCIO UN ESEMPIO CONCRETO ANCHE DEI PIU’ SEMPLICI:
CON UN ORDINE AD UN NS FORNITORE ACQUISTIAMO TRE DISINFETTANTI DIVERSI PER 10 DIVERSI ENTI IN VIRTU’ DI 17 APPALTI DIVERSI (PARI A 17 CIG DIVERSI).
PUR RIPORTANDO NELL’ ORDINE A FORNITORE I 17 CIG, NELLA RIBA EMESSA DAL FORNITORE DEVONO ESSERE INDICATI TUTTI E 17 ???????
MI AIUTI A CAPIRE COME OPERARE NELLA MANIERA CORRETTA.
Scritto il 10-2-2011 alle ore 16:47
Irene, le normative purtroppo le subiamo tutti e possiamo solo lavorare per renderle meno ostiche ed onerose. Il ritardo notevoli dei pagamenti della PA è un grande problema ( è il principale motivo di dissesto delle pmi) che speriamo venga mitigato con l’entrata in vigore della normativa europea che obbliga anche la PA a pagare a 30 gg. Sinceramente la vedo difficile . Nel frattempo, per fare cassa, può cedere il credito della PA (no asl) attraverso istituti finanziari specializzati che le faranno una valutazione gratuita che può prevedere l’esborso della somma preventivata che può oscillare tra il 65% ed il 90%.Con questo sistema sicuramente ci rimette qualche soldo ma monetizza velocemente e non occupa il castelletto bancario. Ovviamente il tutto dipende dai margini di profitto possibili.
Scritto il 10-2-2011 alle ore 17:11
gent.mo dott
sono un farmacista convenzionato con L’azienda Sanitaria Provinciale: ritiene sia applicabile la tracciabilità anche ai pagamenti che l’asp mi fa in convenzione. consideri che ogni anno faccio richiesta di pagamento dei farmaci erogati in copertura di prescrizione.
grazie
gent.mo dott
ho chiamato l’asp e mi hanno risposto che per i pagamenti in convenzione è sufficiente quanto pattuito e firmato nella stessa convenzione firmata annualmente.la cosa mi ha stupito molto.
Scritto il 11-2-2011 alle ore 09:24
Franco, la normativa viene applicata ed interpretata da PA a PA in maniera difforme. Ovviamente sono loro che decidono l’interpretazione restrittiva oppure no. Non ricevendo il CIG la PA manifesta la volontà di non tracciabilità.
Scritto il 11-2-2011 alle ore 10:08
la ringrazio dott. per il chiarimento prezioso.
Scritto il 11-2-2011 alle ore 10:43
Gent.mo dott. Tesseri
ma il pagamento di utenze in un ente pubblico deve essere tracciato? se si in che modo?
grazie per la collaborazione
Scritto il 11-2-2011 alle ore 11:10
Gentilissimo dott. Tesseri, i servizi finanziari del Comune dove lavoro mi richiedono Cig e Cup anche per acquisizioni di materiali quali risme di carta-penne etc,etc- per somme irrisorie ad esempio di una spesa di € 150,00 iva compresa.Inoltre avendo provveduto ad utilizzare in emergenza rifiuti un sito di conferimento F.O., nelle more dell’aggiudicazione della gara,mi richiedono un Cig ed un Cup di cui non sono in possesso.All’uopo le chiedo fino a quale somma non deve essere richiesto il Cup ed il Cig e per interventi di breve durata come il secondo esempio da me citato se posso utilizzare il Cig ed il Cup della precedente gara.
Scritto il 12-2-2011 alle ore 17:30
Omar, il pagamento delle utenze no.
Scritto il 12-2-2011 alle ore 17:36
Luigi ,non occorre fino a €1.500 con fondo cassa costituito in maniera tracciabile. Le spese ammissibili devono essere, quindi, tipizzate dall’amministrazione mediante l’introduzione di un elenco dettagliato all’interno di un proprio regolamento di contabilità ed amministrazione.
Scritto il 14-2-2011 alle ore 09:44
Gentilissimo dott. Tesseri, sono dipendente di una università statale, un docente ha richiesto il pagamento di una quota associativa ad una associazione canadese. Ritiene necessario chiedere il CIG?
Ringrazio per la cortese attenzione e aspetto una Sua gradita risposta.
Scritto il 14-2-2011 alle ore 13:04
Gentile Dottore, sono dipendente dell’Economato di un Comune, vendiamo i diritti di segreteria da applicare sui contratti che le ditte aggiudicatarie di appalti stipulano con il Comune. Le ditte pagavano gli importi relativi ai diritti di segreteria in contanti o con assegno circolare. La mia domanda è questa: ai fini della tracciabilità possono continuare a pagare con assegno circolare? La ringrazio per la cortese attenzione e rimango in attesa di una Sua risposta.
Scritto il 14-2-2011 alle ore 16:55
Maria, no è necessario . Dovrebbe essere inferiore a € 1.500. Se non fosse non chiedere il CIG ma mantieni la tracciabilità del pagamento.
Scritto il 14-2-2011 alle ore 17:02
Angela, l’assegno circolare è tracciabile. Se vogliamo blindare il processo dovrebbe pervenire da c/c dedicato.
Scritto il 15-2-2011 alle ore 12:38
Gentile dott. Tesseri, lavoro nel dipartimento di una università statale, nonché Test Center ECDL accreditato A.I.C.A. Il mio quesito è: devo ordinare c/o l’AICA le skill cards, mi domandavo se devo chiedere CIG e DURC e relativa dichiarazione di conto dedicato.
La ringrazio in anticipo per la Sua disponibilità.
Scritto il 15-2-2011 alle ore 13:33
Grazie Dottore, gentilissimo!!
Scritto il 16-2-2011 alle ore 15:56
GRAZIE DOTT. TESSERI VERAMENTE UTILE IL SUO SITO
Scritto il 16-2-2011 alle ore 18:20
Salve Dott. Tesseri, sono una dipendente di un Comune, avevo dei dubbi in merito alla tracciabilità:
1 – non avendo alcun c/c ed avendo ritirato fino ad oggi lo stipendio in contanti presso lo sportello bancario, volevo sapere se l’Ufficio Finanziario deve necessariamente emettere un bonifico nei miei confronti (ovvero emettere un assegno circolare) o è possibile continuare con la modalità su esposta, facendo presente che il mio stipendio non supera € 1.400,00 mensili;
2 – il limite di € 1.500 è imposto per la singola fattura? cioè se un fornitore di alimenti da destinare alla mensa scolastica mi presenta regolari fatture settimanali inferiori ad € 1.500 ma che per l’intera annualità superano tale limite, devo necessariamente richiedere il CIG? La ringrazio anticipatamente
Scritto il 17-2-2011 alle ore 10:57
Gent.mo Dott. Tesseri,
vorrei avere una delucidazione sul CIG.
Sono una ricercatrice dell’università di Cagliari e per la ricerca faccio ordini di materiale vario per laboratorio solitamente in base alla convenienza dei prezzi. Non abbiamo alcun contratto con ditte fornitrici particolari, perciò vorrei sapere se la richiesta di un preventivo ad una ditta si può considerare come un contratto stipulato tra le due parti. Inoltre difficilmente, trattandosi di materiale di consumo, si superano i 1500 Euro.
Grazie
Scritto il 17-2-2011 alle ore 13:27
Gent.mo dott. Tesseri,
mi serve un chiarimento urgente sul CIG.
Lavoro presso una Provincia e mi occupo del pagamento delle diverse utenze. Come mi devo comportare nei seguenti casi (sono obbligato a chiedere il CIG e ne devo chiedere uno per contratto e a copertura di tutta la durata del contratto?): 1) esiste un solo fornitore idrico e i contratti sono vecchi e senza scadenza (non essendoci alternative); 2) il fornitore di energia elettrica è Enel Energia dato che non avendo dato luogo a nessuna gara siamo in regime di salvaguardia; 3) il fornitore di telefonia è Telecom, i contratti sono vecchi e di solito non scadono a meno che noi non recediamo; ecc.
Le chiedo quindi cortesemente di darmi tutte le delucidazioni possibili sul CIG e il pagamento delle fatture relative alle utenze provinciali dato che ogni pubblica amministrazione ha centinaia di contratti in essere.
Grazie
Scritto il 17-2-2011 alle ore 15:01
Gent.mo Dott. Tessari,
sono a richiederle un chiarimento in materia di normativa Antiriciclaggio. Ovvero se un impresa edile che costruisce e vende direttamente, senza intermediari, ha l’obbligo di istituire l’ AUI e registare le varie transazioni a partire dall’eventuale caparra confirmatoria? La ringrazio anticipatamente per il prezioso aiuto. Cordiali saluti.
Scritto il 17-2-2011 alle ore 17:44
gentile dottore,
sono titolare di un ristorante che somministra pasti ad un società che svolge appalti pubblici nella mia zona.
La società mi chiede di inserire il cup e il cig nelle fatture che vado a fare mensilmente, e mi chiede anche di comunicare un conto correrente dedicato che io dovrei avere. Il mio commercialista sostiene che non devo avere un c/c dedicato.
Devo effettivamente avere un c/c dedicato? Posso farne un uso promiscuo, e quindi comunicare quello che sto utilizzando nel quale effettuo versamenti in contanti?
Grazie e cordiali saluti
Scritto il 17-2-2011 alle ore 18:03
Gentile Dottore, vorrei chiederle se possibile un chiarimento: lavoro per una società privata che fornisce beni e servizi alle PA. attualmente:
-Abbiamo adeguato la ns modulistica con il rischiamo alla legge 136
-chiediamo per ogni acquisto che ci venga indicato il CIG. lo riportiamo in fattura.
-forniamo c/c dedicato e persone delegate
-quando arriva il bonifico ed é sprovvisto di CIG quali sono le conseguenze? siamo sanzionabili dal 2 al 10% dell’importo?
Grazie mille e buon lavoro.
Scritto il 17-2-2011 alle ore 20:53
Dottore, buonasera! Senta per i servizi affidati prima dell’entrata in vigore di questa legge e per i quali sono state emesse delle fatture, ancora da liquidare, senza l’assegnazione del CIG, come ci dobbiamo comportare?
Scritto il 17-2-2011 alle ore 22:29
Antonio, credo opportuno solo chiedere il conto dedicato per l’eventualo richiesta di tracciabilità.
Scritto il 17-2-2011 alle ore 22:34
Mary, relativamente al punto 1 non vedo vincoli normativi ma pratici. Il dipendente ha la busta paga ed è tracciato. Per il punto 2 il limite è di € 1.500 giornaliero , quindi non è necessario chiedere il CIG. Ribadisco quanto sopra scritto sull’argomento. Occorre redigere un regolamento amministrativo su queste tipologie di comportamento nei pagamento dei “piccoli” fornitori-
Scritto il 17-2-2011 alle ore 22:37
Maria, un preventivo non è un contratto. Mantenga il preventivo , anzi almeno due o tre , e dopo la scelta alleghi fattura e scontrino per eventuali richieste di giustificazioni sulla spesa. Anche per lei una modalità scritta su questo operato verso i fornitori sarebbe auspicabile.
Scritto il 17-2-2011 alle ore 22:40
Simone , per le utenze il CIG non occorre. Le compagnie note hanno tutte i conti dedicati e la spesa facilmente verificabile ex post. Con la liberalizzazione di molte utilities si faccia garante di un bando di gara x scegliere il miglior fornitore.
Scritto il 17-2-2011 alle ore 22:43
Lauricella Enzo, l’antiriciclaggio è obbligatorio per le banche ed per gli intermediari finanziari e non. Perciò non riguarda il suo caso. Relativamente alla caparram ovviamente la dovrà registrare per la sua contabilità. La normativa in oggetto invece la dovrà seguire se vendera a Pubbliche Amministrazioni.
Scritto il 17-2-2011 alle ore 22:46
Mori Roberto, condivido la valutazione del suo commercialista. Per il suo cliente però potrà essere di molto aiuto. Comunque non è un obbligo. Per il c/c va bene quello promiscuo.
Scritto il 17-2-2011 alle ore 22:49
Alessandra, avere una procedura scritta come mi sembra di capire mi sembra già un ottima soluzione. Se manca il cig lo integri nelle note in contabilità o ne mantenga la traccia scritta. Le sanziono sono previste nel caso di inadempimento voluto e non giustificato.
Scritto il 17-2-2011 alle ore 22:50
Marta, c’è un periodo transitorio. Se sono ancora da liquidare chiederei il CIG.
Scritto il 18-2-2011 alle ore 10:18
Nel nostro Ente ci sono alcuni stipendi che vengono pagati ai dipendenti in contanti ma direttamente dalla Banca presso la quale è aperto il nostro conto dedicato. In pratica i mandati (nominativi) vengono inviati in filiale e lì il dipendente va ad incassare il suo stipendio. E’ ancora possibile questa procedura o è necessario emettere degli assegni circolari non trasferibili?
Scritto il 18-2-2011 alle ore 15:28
Grazie mille dott. Tesseri, gentilissimo! ma i nostri problemi sono 2,chiedo alla PA di indicarmi il CIG e:
-la PA non me lo comunica proprio(perché non sa cosa sia, perché per spese di cassa non deve fornirlo etc..)la mia azienda privata (che non ha ulteriore filiera, ne subalp. ne subcontr.)emette fattura ed é sanzionabile dal 2 al 10%? o la responsabilità rimane solo in capo alla PA? devo anche denunciarla alla prefettura?!?
-la PA me lo comunica nell’ordine ma dimentica di indicarlo nel bonifico. pago sanzioni? o l’unica responsabile é la PA?
Grazie ancora e scusi per i dubbi.
Scritto il 18-2-2011 alle ore 17:58
Buonasera dott. Tesseri,
chiedevo alcune spiegazioni per una ditta edile:
1 ) il pagamento di fornitori di materiali destinati ad un cantiere su un ente pubblico con bonifico o riba senza indicazione di codici CIG e CUP cosa comporta? sanzioni amministrative? o altro?
Ammesso che comunque si riesce a tracciare il pagamento visto che i costi, le bolle e le fatture riportano detto cantiere.
2) c’è un periodo transitorio oppure da dicembre la legge è operativa al 100%?
grazie
Scritto il 19-2-2011 alle ore 00:35
Gentile dott. Tesseri,
le volevo chiedere un parere su un caso specifico ma secondo me significativo.
La mia azienda si occupa di costruzioni stradali, prevalentemente per la P.A.
Utilizzando macchine operatrici ( ruspe, escavatori, muletti, etc. ) e dovendo effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di queste. Tutti gli acquisti di ricambi e/o riparazioni, dovranno essere soggetti alla tracciabilità finanziaria riportando il CIG ed il CUP sui pagamenti ?
Ringraziando e complimentandomi per i consigli,
Cordiali Saluti.
Alberto
Scritto il 20-2-2011 alle ore 13:19
Gentile dott. Tesseri,
Per contratti emessi da Stazione Appaltante di Impresa Pubblica ” Settori Speciali” “Zona Nord, come mi devo regolare con la legge 136/2010. Considerando che la fattispecie rientra in un caso di esclusione della legge di cui alla determinazione N.10 del 22.12.2010.Sto attribuendo il CIG ai contratti e lo comunico al fornitore ma non invio la variante con la clausola di tracciabilità. Vi chiedo cortesemente se è giusto operare in questo modo.
La ringrazio
Umberto Riccitelli
Scritto il 20-2-2011 alle ore 22:07
Ornella, ritengo l’attuale processo soddisfacente.
Scritto il 20-2-2011 alle ore 22:10
Alessandra, è la PA che deve comunicare il CIG. Lei mantenga sempre la tracciabilità dei pagamenti. Verrà sanzionato solo chi, chiamato ad adempiere, non ha rispettato le leggi ma soprattutto ha avuto un comportamente fraudolento.
Scritto il 20-2-2011 alle ore 22:12
Francesco la legge è operativa da mesi. Se in possesso di CIG lo deve riportare sempre nelle transazioni e nei riferimenti verso i fornitori. In caso di controllo potrebbe essere oggetto di sanzioni.
Scritto il 20-2-2011 alle ore 22:14
Alberto, nella normativa non è specificato. L’intrepretazione è restrittiva , per me si.
Scritto il 20-2-2011 alle ore 22:18
Umberto, con il CIG e la comunicazione ai fornitori considerando la fattispecie, va bene.
Scritto il 21-2-2011 alle ore 12:10
Sono dipendente di una P.A. e devo procedere al pagamento di una quota associativa e di una iscrizione a convegno. Sono necessari CIG, DURC e C/C dedicato?
Grazie per la sua cortesia
Scritto il 21-2-2011 alle ore 20:00
Grazie per la risposta sopra volevo solo chiedere un’ultima cosa.
Per i pagamenti ok vanno sempre indicati CIG e CUP, ma sui DDT e sulle fatture dei fornitori di materiale oltre all’indicazione del cantiere (che già è sempre presente) devo farmi indicare anche il CIG? ed anche il CUP?
oppure la loro indicazione è necessaria solo sul bonifico relativo al pagamento della fattura del fornitore?
Scritto il 22-2-2011 alle ore 10:57
Gentile dottore,
lavoro in un impresa edile stradale che esegue prevalentemente lavori con enti pubblici, da quando è entrata in vigore la legge sulla tracciabilità abbiamo eliminato la cassa e le eventuali spese giornaliere vengono rimborsate ai dipententi il mese successivo in busta paga, con non poche lamentele degli stessi. Se io bonifico 500 EURO quale fondo cassa a un impiegato che poi provvederà giornalmente a rimborsare eventuali spese (dal certificato della CCIIA al pasto dell’autista che non può fermarsi in un ristorante convenzionato ecc….)DEVO POI FARE PASSARE QUELL’IMPORTO BONIFICATO ANCHE IN BUSTA PAGA DELL’ IMPIEGATO O NON SERVE??
grazie per la disponibilità
Scritto il 22-2-2011 alle ore 15:59
Gent.mo Dr.Tesseri, ho una ditta individuale di servizi e forniture informatiche, sporadicamente fornisco dietro presentazione di preventivo e buono d’ordine vari articoli informatici o prestazioni di servizio. Vorrei sapere, in quanto non mi è chiaro, se l’emissione di CIG e CUP da parte dell’ente o scuola riguardano solo gare o anche piccole forniture e interventi tecnici e laddove questi codici non vengano forniti da parte del cliente se debbo rifiutarmi di effettuare la fornitura.
Grazie e cordiali saluti.
Scritto il 22-2-2011 alle ore 18:56
Buonasera Dottore,
lavoro nell’amministrazione di un’azienda commerciale che acquista quasi il 100% dei prodotti venduti ad enti pubblici (oltre che privati) dalla casa madre olandese.
Avrei alcuni quesiti:
1.Abbiamo sempre l’obbligo di indicare il CIG in fattura per vendita prodotti?
2. E se trattasi di manutenzione/calibrazione/certificazione sugli stessi di importi non rilevanti?
3.L’ente pubblico ha l’obbligo di indicare CIG/CUP nei pagamenti che ci fa sul conto dedicato da noi prontamente fornito su loro richiesta?
4.I pagamenti da noi fatti alla casa madre devono contenere i CIG?
Grazie
Scritto il 22-2-2011 alle ore 23:01
Teresa, no c’è bisogno . Faccia i pagamenti in maniera tracciabile.
Scritto il 22-2-2011 alle ore 23:05
Francesco, il CIG va anche su DTT e fatture.
Scritto il 22-2-2011 alle ore 23:07
Laura non serve, per le “piccole” spese come cciia , mantenga la tracciabilità con gli scontrini.
Scritto il 22-2-2011 alle ore 23:12
Luigi, solitamente sono gare . Il Cig deve essere a lei fornito, se ciò non fosse proceda con la fornitura o servizio.
Scritto il 22-2-2011 alle ore 23:14
Florio Michele, si su tutti e quattri i quesiti.
Scritto il 23-2-2011 alle ore 00:48
quindi vinto appalto dall’ente pubblico, in fase di realizzazione del lavoro edile devo indicare sulle mie fatture emesse CIG e CUP mentre comunicare a tutti i miei fornitori di materiali di indicare il CIG su loro DDT e fatture, e infine sui bonifici o riba delle ft dei fornitori devo sempre indicare CIG e CUP. Alla faccia della semplificazione… sempre più burocrazia!
Ultima cosa se io comunico al fornitore il codice sono “sollevato dalle responsabilità” se poi lui non lo indica su DDT e fatture oppure sono sempre responsabile io come vincitore dell’appalto?
grazie ancora
Scritto il 23-2-2011 alle ore 10:54
Buongiorno dott. Tesseri, Sono titolare di una piccola azienda che esegue lavori di manutenzione e installazione d’impianti sia per privati sia per enti pubblici, oltre ad avere anche la rivendita dei relativi materiali.Sto seguendo con interesse il suo blog e fondamentalmente mi sembra che l’attività nei confronti di enti pubblici sia la seguente:
1-L’ente propone una gara è indica il CIG e Il CUP. se non lo fa obbligo di richiederlo.
2-L’azienda esecutrice comunica 1 o più conti dedicati a quella commessa(anche tutti quelli dell’azienda).
3-L’azienda comunica ai fornitori CIG e CUP e questi devono indicarlo su DDT, Fatture, eventuali RI.BA.
4-Eventuali pagamenti diversi da RI.BA (fatture superiori a € 1500/giorno)devono essere eseguiti solo con bonifico da cc dedicato con indicazione di CIG e CUP.
5-Pagamenti per fatture inferiori a €1500 possono essere fatti in qualsiasi forma, anche da fondo cassa prelevato da conto corrente dedicato.
6-I dipendenti utilizzati in quell’appalto possono essere pagati con assegno,bonifico o altra forma, sempre da conto dedicato, anche con unico trasferimento ad altro conto utilizzato per pagamenti dipendenti.
7-enti previdenziali, fornitori di servizi(enel-telecom-assicurazioni-ecc.)possono essere pagati con qualsiasi mezzo senza indicazioni di CIG e CUP.
8-l’ente deve pagare su uno dei conti dedicati con indicazione di CIG e CUP.
9-denunciare qualsiasi omissione d’indicazione di CIG e CUP (a chi?)
Mi rimangono comunque alcuni dubbi:
A- avendo un magazzino utilizzato per l’esecuzione di tutti i lavori, oltre che per la rivendita, come faccio a tracciare i pagamenti di materiali prelevati per lavori e che sono già pagati?
B- se da un lavoro avanzano dei materiali, quindi già pagati con CIG e CUP di quel lavoro, come posso utilizzarli per altri lavori?
C- Quale Ente deve in ogni caso dare risposte è chiarimenti su tutta la procedura?
Grazie
Mauro
Scritto il 23-2-2011 alle ore 11:33
Buongiorno,
sono impiegata in una ditta di impianti elettrici e partecipiamo sia a gare d’appalto che non.
La normativa fa riferimento solamente a gare vinte con enti pubblici?
Per interventi a privati, piccole commesse, c’è l’obbligo delle procedure sui ddt/fatture, apertura c/c, tesserino di riconoscimento??
Inoltre a volte acquistiamo direttamente del materiale dal fornitore per un determinato cantiere, senza quindi un nostro ddt, in questo caso come mi devo comportare per le bolle?devo comunicare al mio fornitore di materiale dei dati?
Grazie in anticipo per i chiarimenti che mi vorrà dare.
Scritto il 23-2-2011 alle ore 15:16
salve,sono un’impiegata del settore pubblico e avrei bisogno di capire se il codice cig è obbligatorio anche per i contributi concessi ad associazioni no profit o società sportive dal momento che la norma non è molto chiara in proposito.
la ringrazio anticipatamente
Scritto il 23-2-2011 alle ore 17:48
Gentile Dottore, la ringrazio vivamente, ha fugato ogni mio dubbio.
Complimenti e grazie di nuovo per l’utile servizio che sta dando con il Suo blog. Cordiali saluti.
Scritto il 23-2-2011 alle ore 20:01
Io, contabile di una ditta privata, continuo a chiedere il CIG per ordini che arrivano da Enti Pubblici, l’ Ente pero’ o é convinto di non essere soggetto, o ignora la legge, o non vuole fornire il CIG e io non capisco se devo rinunciare agli ordini o se posso evaderli incorrendo in sanzioni? CI SONO SANZIONI PER ME?
Oltretutto continuo a chiedere che l’Ente Pubblico indichi il CIG nel bonifico e non lo fa. RISCHIO SANZIONI ANCHE PER QUELLO? Che vitaccia!
Grazie
Scritto il 24-2-2011 alle ore 13:30
dopo i suoi diversi interventi il quadro mi è abbastanza chiaro mi è rimasto ancora un dubbio, devo sempre indicare il CIG nella fattura che emetto all’ENTE? se ho indicato all’Ente come conto dedicato tutti i c/c dell’azienda posso pagare un fornitore (sempre indicando il CIG)con uno qualunque dei c/c anche se l’Ente effettuerà
il bonifico su un c/c specifico? la ringrazio
Scritto il 24-2-2011 alle ore 19:04
Salve a tutti.
In merito alla interpretazione sulla legge relativa alla tracciabilità dei flussi finanziari, sorgono diversi dubbi.
Sono funzionario presso un ente pubblico e da quanto ho capito, la tracciabilità nel caso di spese effettuate dall’ente con la procedura ordinaria va sempre richiesta .
Pertanto investe la quasi totalità dei contratti passivi i cui fornitori debbono dichiarare un conto dedicato alla Pubblica Amministrazione.
Ho dubbi riguardo ai contratti attivi e cioè quelli dai quali l’Amministrazione pubblica di cui sono funzionario, viene a percepire una entrata a fronte di una prestazione svolta.
a) se il contraente è un soggetto privato va al medesimo chiesta la tracciabilità e quindi indicazione dell’IBAN ; delle coordinate bancarie ; delle persone titolate ad operare sul conto corrente ecc
b) se invece il contraente è un’altra Pubblica Amministrazione come ci si deve comportare ?
Un grazie di cuore a chi vorrò aiutarmi.
Sergio – Genova
Scritto il 25-2-2011 alle ore 12:09
Gent.mo dr. Tesseri
Sono un funzionario di una Azienda Sanitaria, la quale si pone il problema dell’applicazione della normativa sulla tracciabilità anche ai contratti stipulati con gli enti privati accreditati ex art. 8 quater 502/92, avvulsi dall’applicazione delle norme sul codice appalti.
Grazie per la collaborazione.
Scritto il 25-2-2011 alle ore 12:53
Buongiorno dott. Tesseri
Sono un’ass.te amm.va e con la D.S.G.A. stiamo cercando di capire come sia la procedura per la richiesta sia del codice C.I.G. che del codice C.U.P. Riesce a darci la procedura esatta oppure a chi dobbiamo rivolgerci per avere questi codici che, da quello che abbiamo capito, dovrebbero essere, soprattutto il C.I.G., obbligatori per i contratti con valore superirore a € 2.000,00 se non variato dal Condiglio di Istituto.
Grazie per la sua collaborazione.
Scritto il 26-2-2011 alle ore 18:24
Francesco, purtroppo la burocrazia aumenta x colpa dei truffaldini ed a carico degli onesti (la maggioranza). Per le sanzioni lei rispetto gli adempimenti, certo non può rispondere per quellio altrui. Le suggerisco di avere una procedura scritta anche breve a dimostrazione del rispetto della normativa.
Scritto il 26-2-2011 alle ore 18:30
Mauro, la mancanza del CIG non prevede denuncia casomai si sollecito l’ente appaltante. Per il magazzino deve gestire una contabilità x commesse. La gestisca con precisione e non necessariamente con il bilancino del farmacista. Deve giustificare di aver comprato materiale e fornito regolarmente la PA. Per i chiarimenti la risposta la fornisce ogni Ente appaltante.
Scritto il 26-2-2011 alle ore 18:35
Laura, la normativa è solo per chi ha rapporti con la PA.Per le forniture dovrà fare riferimento al CIG che le verrà fornito dall’ente e riportarlo sempre nelle fatture e bolle consegna.
Scritto il 26-2-2011 alle ore 18:37
Nicoletta, secondo me si. Possono essere categorie a rischio.
Scritto il 26-2-2011 alle ore 18:39
Giuseppe, ogni ente interpreta la normativa in maniera differente. Se vuole essere più tutelato faccia una comunicazione scritta richiedendo il CIG. Per la fornitura la esegua, non vedo il motivo per perdere il business solo per burocrazia.
Scritto il 26-2-2011 alle ore 18:41
Eduardo, si per il CIG in fattura. Si per la seconda domanda.
Scritto il 26-2-2011 alle ore 18:43
Sergio, si alla prima domanda. Per la seconda no.
Scritto il 26-2-2011 alle ore 18:48
Roberto, secondo me si applica.
Scritto il 26-2-2011 alle ore 18:51
Cristina le allego due passaggi della normativa e dei chiarimenti : Il CIG deve essere richiesto dal responsabile unico del procedimento (cfr., sul punto, comunicato del Presidente dell’Autorità del 7 settembre scorso) in un momento antecedente all’indizione della procedura di gara, in quanto il codice deve essere indicato nel bando ovvero, nel caso di procedure senza previa pubblicazione di bando, nella lettera di invito a presentare l’offerta.
Il codice identificativo di gara (CIG), attribuito dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture su richiesta della stazione appaltante
Scritto il 1-3-2011 alle ore 11:10
Nelle spa pubbliche i contratti di consulenza a professionisti sono soggetti alla tracciabilità dei flussi finanziari? Se si, l’obbligo del c/c dedicato è della spa o del consulente? In questo caso la dichiarazione di tracciabilità deve essere inserita nel contratto di consulenza?
Scritto il 1-3-2011 alle ore 17:29
Egregio Dott.Tesseri, la ns.società fornisce servizi alla P.A., attraverso appalti pubblici oppure attraverso contratti ad hoc stipulati a seguito di richiesta da parte degli enti stessi.
A seguito entrata in vigore della Lex 136, abbiamo attivato 2 nuovi c/c dedicati; sul loro utilizzo però abbiamo dei dubbi:
Di norma, sulla fatturazione chiediamo degli anticipi alla Banca che ci accorda però il relativo importo sul c/c ordinario, sul quale abbiamo disponibilità di un castelletto anticipi. In questi casi, quando arriverà dall’ente pubblico, il pagamento delle fatture ,come dovremo comportarci per l’estinzione del relativo anticipo? Sarà possibile effettuare il G/C sul c/c ordinario per estinguerlo? se si’ il G/C potrà essere fatto dell’intero importo del pagamento o solo l’importo per estinguere l’anticipo? Infine il G/C dovrà riportare il codice CIG O CUP riferito all’appalto/contratto?
In materia di approvvigionamento di liquidità , si potrebbe adottare un altro sistema oltre quello degli anticipi, per gli introiti derivanti da appalti/contratti pubblici?
Scritto il 1-3-2011 alle ore 23:04
Franco, si ed il c/c dedicato deve essere del professionista. Lo inserirei nel contratto di consulenza.
Scritto il 1-3-2011 alle ore 23:08
Klizia, si per il processo illustrato sull’anticipo. Nel giroconto riporti il CIG. L’alternativa all’anticipo fatture in banca può utilizzare il factoring prosoluto o prosolvendo o la cessione del credito. Le tre strade hanno costi ed impatti operativi diversi.
Scritto il 1-3-2011 alle ore 23:25
Giovedì 3 marzo , quale funzionario di una amministrazione pubblica ; dovrei rendere edotti i miei colleghi circa la normativa che inerisce la tracciabilità dei flussi finanziari ; il Cup ed il Cig.
Credetemi la nuova legislazione non è di facile interpretazione.
Da quanto ho compreso
( pregherei il Dott.Tesseri di correggermi se sbaglio ) in linea generale le normative sono da applicarsi così :
a) nel caso di contratti attivi ( e cioè determinanti una entrata per la pubblica amministrazione presso cui presto servizio ) stipulati con un ente privato ; all’appaltante ( soggetto terzo ) spetta l’obbligo di chiedere la tracciabilità dei flussi finanziari ed il Cup. L’appaltatore ( quindi la pubblica amministrazione presso cui lavoro ) deve fornire gli elementi inerenti alla tracciabilità.
b) nel caso di contratti attivi stipulati con altra pubblica amministrazione ; l’appaltante e cioè la PA diversa da quella presso la quale presto servizio ; deve richiedermi cio’ che inerisce alla tracciabilità e fornirmi il cup.
All’appaltatore ( cioè alla PA presso cui presto servizio ) compete l’obbligo di fornire gli elementi relativi alla tracciabilità.
c) nel caso di pagamenti che la mia pubblica amministrazione esegue a fornitori ho sempre
(a prescindere dall’importo ) l’obbligo di chiedere alla avcp-simog il cig eccettuato il caso che si attinga dal fondo economale.
Vorrei inoltre sapere se vi sono sanzioni nei singoli casi concreti in caso di omissione.
Mi scuso per essere stato un poco contorto e ringrazio anticipatamente.
Scritto il 2-3-2011 alle ore 15:23
Grazie mille è stato gentilissimo.
Ne approfitto per chiederle un’altra cosa.
La spa pubblica dove lavoro(da poco) dovrebbe dare un incarico ad una ditta (srl) per progettazione grafica e comunicazione visiva.
Pertanto, le chiedo se la normativa di riferimento è il dlgs.163/06(codice appalti).
Bisogna indire una gara o si può procedere direttamente all’affidamento dell’incarico visto che la cifra sarebbe intorno ai 20.000 eur?
Sarebbe così gentile da indicarmi le varie fasi per procedere all’affidamento di questo incarico?
Anticipatamente ringrazio.
Scritto il 2-3-2011 alle ore 17:13
Buonasera, sono responsabile amm.va in una grande azienda siderurgica e questa normativa è ancora poco chiara per chi come noi opera in diverse forme.
Noi produciamo materiale che vendiamo sia per assegnazioen diretta con p.a. sia come subappaltori (cioe’ ns.clienti vincono gare e ci ordinano materiale)
Ci chiediamo quali sono i ns. obblighi e non per quanto riguarda la ricezione dei pagamenti, poichè in questi casi è necessario solo ocmunicare i conti dedicati per la ricezione dei bonific. Ma il problema nasce per noi nei confronti dei ns.sub/fornitori. Cosa dobbiamo fare nei loro confronti ?
Esempio. Vendiamo una partita di merce per una commessa pubblica e la consegna avviene a mezzo trasportatori:
Dobbiamo inviare la richiesta di comunicazione dei conti dedicati al ns.fornitore di materie prime ed anche l’indicazione in fattura dei codici CIG/CUP? E se tali materie prime non vengono acquistate solo per quella commessa? E inoltre.. al trasportatore che effettuerà la consegna siamo obbligati a richiedere i conti dedicati e l’indicazione dei codici CIG/CUP?
Scritto il 2-3-2011 alle ore 18:57
gent.ssimo dott Tesseri,
nel caso di affidamento diretto per importi inferiori ai 20.000 € il CIG è obbligatorio ?
e nel caso di cessione di credito..mi riferisco in particolare alla Telecom Italia che ha ceduto i suoi crediti alla società centro factoring…devo chiedere il CIG per il pagamento alla nuova società
grazie
Scritto il 2-3-2011 alle ore 22:13
Sergio, la domanda è un pò contorta ma provo a precisare alcuni pasaaggi. Innanzitutto la differenza tra CIG e CUP (obbligo per ogni transazione del codice identificativo di gara CIG e il codice unico di progetto CUP per gli investimenti pubblici). I pagamenti che riceve o esegue devono avere il CIG. Le sanzioni ci sono sia a carico dell’appaltante che a carico dell’appaltatore. Comunque nel dubbio guida la logica sempre che quello che si fà sia tracciabile e ricostruibile ex post.
Scritto il 2-3-2011 alle ore 22:15
Franco, dovrebbe esserci o lo dovrebbe creare un regolamento di quali bene/servizi/consulenze sono soggetti a gara e quali no. Le consiglio in un ottica di trasparenza la gara.
Scritto il 2-3-2011 alle ore 22:18
Paola. la tracciabilità è obbligatoria in tutti e due i casi. In entrambi esiste la filiera che deve avere come denominatore comune sempre il CIG. Il conto dedicato è verso la PA mentre nel rapporto cliente/fornitore i pagamenti devono essere sempre tracciabili.
Scritto il 2-3-2011 alle ore 22:22
Enzo, si anche x l’affidamento diretto > 20 mila euro. Per le utenze come la Telecom non occorre la tracciabilità.
Scritto il 3-3-2011 alle ore 11:54
salve,lavoro nella P.A e vorrei porle alcune domande:
-il CIG è oggligatorio anche per i contributi concessi all’associazione pro loco?
– ai fini della tracciabilità occorre indicare il codice cig/cup nel mandato di pagamento?
la ringrazio
Scritto il 3-3-2011 alle ore 13:18
Caro sig. Tessieri
Sono una Dsga di una scuola pubblica.
Devo indire una gare per una spesa di circa 6.000,00 euro per materiale di facile consumo che va dalle gomme alla carta a penne inchiostri ect…..
DEVE ESSERE OBBLIGATORIAMENTE RICHIESTO UN CIG PER OGNI ARTICOLO? O GLI ARTICOLI POSSONO ESSERE RAGGRUPPATI PER MACROAREE? ed eventualmente quale procedura e come si scelgono le aree?
La ringrazio
Maura Bertocchi
Scritto il 3-3-2011 alle ore 13:24
Gentile sig.Tessieri, sono una Dsga di una scuola pubblica.
Devo esperire una gara per materiale di facile consumo che spazia dalla carta alle penne agli inchiostri e normalmente abbiamo fornitori che ci forniscono tutta questa varietà di materiale che necessita per le scuole .
DEVE ESSERE OBBLIGATORIAMENTE RICHIESTO UN CIG PER OGNI ARTICOLO? O GLI ARTICOLI POSSONO ESSERE RAGGRUPPATI PER MACROAREE? scegliendo quella che piu’ si avvicina o in che maniera?
Grazie Maura Bertocchi
Scritto il 3-3-2011 alle ore 18:07
Gentile dottore,
un rivenditore di articoli sanitari ha in essere tre contratti di fornitura di materiale ospedaliero verso asl.
Come è emerso in altri quesiti precedenti il problema operativo più grosso è quello di come gestire i rapporti a valle, ovvero con i fornitori dei prodotti. Infatti il materiale viene acquistato oggi ma non si è in grado già oggi di dire quale e quanto materiale andrà poi consegnato alle asl e qaule invece andra venduto ad altri clienti. Questo pone un problema sia nella formulazione dell’ordine (come posso indicare una cig se non so ancora se il materiale mi verrà richiesto) sia (peggio) negli elementi da indicare nei bonifici di pagamento.
Forse non ho ancora capito niente: riesce ad illuminarmi?
Scritto il 3-3-2011 alle ore 18:38
Gentile dottore,
sono un DSGA di una scuola pubblica.
Se un contratto stipulato dopo il 7/9/2010 è stato interamente pagato è sempre obbligatorio richiedere il CIG ?
Grazie.
Scritto il 4-3-2011 alle ore 16:35
Buongiorno,
noi siamo un ente pubblico non economico(CROCE ROSSA ITALIANA) e ho delle fornitura di pasti da retribuire all’Asl del territorio con cui siamo in convenzione con accordo quadro: devo aggiudicarle un cig o devo richiederlo a loro e indicarlo cmq nella gara???
Grazie per la preziosa collaborazione.
Stefania
Scritto il 5-3-2011 alle ore 13:57
Gent.mo Sig. Tesseri, sono una DSGA in servizio presso un Istituto Scolastico Statale “Alberghiero” nel mese di Dicembre sono state effettuate delle gare per la fornitura di vari beni e servizi (derrate alimentari, cancelleria, prodotti per le pulizie eccc.)per l’esercizio 2011 e a dire il vero si disconosceva ancora l’applicabilità della norma per la richiesta del CIG nelle scuole, oggi ci troviamo di fronte all’appicazione e purtroppo con molte difficoltà ci accingiamo ad applicarla anche se in situazioni per noi scuole non molto chiare. l’attivazione del CIG è di una complessità non indifferente e non è chiaro se lo stesso è da attribuire per tipologia di gara e/o di bene. Chiedo cortesemente chiarimenti.-
La ringrazio Giovanna Giorlo
Scritto il 6-3-2011 alle ore 15:18
Sara, si per tutte e due le domande
Scritto il 6-3-2011 alle ore 15:21
Maura, dovrebbe richiedere il CIG per il numero di gare che vuole “appaltare” , se il fornitore può essere unico, essendo materiale compatibile , faccia una gara unica con un unico CIG.
Scritto il 6-3-2011 alle ore 15:24
Silvia, il CIG lo fornisce chi ha il rapporto diretto con l’appaltante. Gli altri soggetti della filiera devono mantenere la tracciabilità dei pagamenti.
Scritto il 6-3-2011 alle ore 15:26
Eugenio, se il contratto è terminato e pagato si accerti che i pagamenti siano avvenuti in maniera tracciabile. Può mandare al fornitore la richiesta d’impegno a mantenere la tracciabilità in caso di controllo ex post.
Scritto il 6-3-2011 alle ore 15:28
Stefania, tra enti pubblici non si applica. Ma se c’è un fornitore privato che eraga direttamente il servizio si.
Scritto il 6-3-2011 alle ore 15:31
Giovanna, io farei una gara per tipologia compatibile di fornitura. Una gara o più per gli alimenti, una per la cancelleria ecc. Non una gara per prodotto ma per tipologia nel quale il fornitore può essere unico.
Scritto il 6-3-2011 alle ore 15:39
Carissimi, impegni lavorativi e personali mi impediscono di proseguire il proficuo scambio professionale che ho avuto con voi tutti in quasi due anni. Vi ringrazio ed vi comunico che a breve le tematiche di credit management proseguiranno con l’inserimento di un nuovo collega. Cordiali saluti.
Scritto il 8-3-2011 alle ore 10:43
Salve, sono un’impresa e ho delle domande da fare…
– per ogni commessa pubblica si deve aprire un NUOVO c/c dedicato esclusivamente alle spese relative al singolo cantiere, o si può utilizzare un c/c già esistente su cui transitano tutte le spese sostenute dall’azienda sia per le commesse private che pubbliche?
– Un’azienda che ha 5 commesse pubbliche deve aprire 5 nuovi c/c dedicati esclusivamente ad ogni commessa? Se è così e se il primo pagamento a ns favore avviene dopo la conclusione dei lavori, le spese relative alla commessa come vengono eseguite?
– Lo scopo della legge è NON eseguire pagamenti in contanti?
Grazie.
Scritto il 9-3-2011 alle ore 14:25
sono un dipendente del comune, devo effettuare diversi abbonamenti a riviste, sono tenuta a richiedere il Durc ed il Gig? Il mio capo sostiene di si
Ringrazio sentitamente se mi rispondete con cortese urgenza. grazie
Scritto il 11-3-2011 alle ore 11:00
Buongiorno
Viste le qualificate risposte che puntualmente vemgono date, colgo l’occasione er formularne una che mi è particolarmente d’interesse.
sono amministratore di una società di servizi per le Polizie Municipali(Noleggio apparecchiature elettroniche, oltre ai servizi di stampa ed elaborazioni dati afferenti violazioni al CdS, la norma sulla tracciabilità dei flussi finanziari, cosa prevede in questi casi.
E’ possibile distinguere l’attività di noleggio da quella di elaborazione e stampa dei verbali?
essendo queste attività che vengono svolte sotto il diretto controllo del responsabile del procedimento?
grazie
Scritto il 11-3-2011 alle ore 12:48
Buongiorno, vorrei sapere cosa posso far rientrare tra le spese giornaliere? possono rientrare anche spese riguardanti fornitura per una commessa pubblica di importo inferiore ad € 1500,00 ?
grazie
Scritto il 11-3-2011 alle ore 16:16
Salve Dott. Tesseri, sono il titolare di una ditta edile che svolge attività di manutenzione presso diversi enti pubblici, perciò, nel corso dell’anno eseguo molte commesse in economia o piccole gare d’appalto, quindi con importi alle volte irrisori, vorrei approfittare della disponibilità per chiedere: chi paga il nuovo dipendente da dedicare esclusivamente a questo ulteriore adempimento?
Oppure la soluzione è che ogni sera, dopo l’orario di cantiere, si consegni tutte le fatture al consulente?
Sarà contento il consulente!
Grazie
Scritto il 11-3-2011 alle ore 17:13
salve, la tracciabilità dei pagamenti relativamente alle ditte che lavorano tramite appalti pubblici è applicabile anche nel caso di contratto di appalto per servizio mensa nelle scuole?
in che termini?
se effettua acquisti di merci(pasta, bibite ecc) per valore inferiore a € 500 deve pagare con bonifico?
Scritto il 11-3-2011 alle ore 18:39
preg.mo dott Tesseri,la nostra ditta di vendita a dettaglio di ferramenta e idraulica ,ha oggi ricevuto da una scuola la richiesta di dichiarazione sostitutiva,per la tracciabilità dei pagamenti e la richiesta di mettere in fattura il numero cig,la fattura non arriva nemmeno a € 100 – e la data della fattura è di gennaio,non le sembra eccessivo tutta la procedura?il numero cig non si doveva mettere all’atto dell’emissione della fattura? distinti saluti,e grazie
Scritto il 11-3-2011 alle ore 18:58
Salve Dott. Tesseri, sono il titolare di una ditta edile capita spesso di rimborsare ai dipendenti ricevute di ristoranti o fatture di importo modesto, come mi devo comportare posso rimborsare con contanti?????e per i contratti stipulati precedentemente al 7 settembre i 180 gg da che data decorrono??
Scritto il 14-3-2011 alle ore 17:11
noi siamo una ditta che lavora sia con privati e pubblici. produciamo inerti e calcestruzzo e facciamo anche asfalti per Enti Pubblici .
il nostro dubbio è questo. i nostri dipendenti non svolgono in un mese solo un cantiere ma magari vanno per esigenze su 4-5 cantieri pubblici con diverso CIG. come devo comportarmi per l’addebito dello stipendo? devo indicare tutti i CIG o faccio una cosa a casaccio…. di questi problemi i legislatori non se ne accorgono?
confido nel suo aiuto. grazie
Scritto il 15-3-2011 alle ore 10:33
Buongiorno, sono un contabile e lavoro presso uno dei Dipartimenti di un’agenzia di ricerca della Regione SArdegna, dobbiamo effettuare l’iscrizione di due dipendenti ad un congresso che si terrà in Italia; è necessario richiedere il CIG per il relativo bonifico?
Grazie
Scritto il 15-3-2011 alle ore 22:12
Carissimi, impegni lavorativi e personali mi impediscono di proseguire il proficuo scambio professionale che ho avuto con voi tutti in quasi due anni. Vi ringrazio ed vi comunico che a breve le tematiche di credit management proseguiranno con l’inserimento di un nuovo collega. Cordiali saluti
Scritto il 21-3-2011 alle ore 09:46
salve,vorrei sapere se il codice cig è obbligatirio anche per forniture ad una determinata ditta senza che vi sia una gara..la ringrazio anticipatamente
Scritto il 21-3-2011 alle ore 17:35
Sono Funzionario all’interno di una Università Pubblica e quindi di un ente pubblico a tutti gli effetti. Ho le idee ( più o meno ) chiare per quanto riguarda il CIG. Molti dubbi sono insiti in me relativamente al CUP. Pongo alcuni quesiti a titolo esemplificativo.
a) Se l’Ente presso il quale presto pubblico servizio stipula un contratto di ricerca con un soggetto privato e quindi viene ad eseguire una attività dietro il pagamento ( da parte del soggetto privato ) di un corrispettivo ; il CUP va richiesto ed in caso affermativo da quale dei due enti ?
b) Pongo la stessa domanda qualora il conttatto attivo ( attivo per l’Università presso la quale lavoro , in quanto procura alla medesima una entrata finanziaria ) viene stipulato con un soggetto pubblico.
Grazie molte.
Scritto il 24-3-2011 alle ore 17:10
Essendo una impiegata della asl nel settore economato, vorrei capire meglio se, per la tracciabilità dei flussi finanziari, è obbligatorio richiedere il cig ed il conto dedicato anche per le convenzioni in essere con onlus e associazioni di volontariato. Grazie in anticipo per i chiarimenti e cordiali saluti
Scritto il 28-3-2011 alle ore 14:43
sono impiegata di un ente locale, vorrei capire se, per la tracciabilità dei flussi finanziari, siamo tenuti a chiedere il conto dedicato alle Associazioni di Volontariato, quando ci viene richiesto un contributo economico. Grazie
Scritto il 28-3-2011 alle ore 18:12
Buonasera,
sono dipendente di una S.p.a pubblica e mi occupo di rapporti con l’Autorità.
Ho un dubbio sulla richiesta del codice Cig.
Il codice Cig va richiesto anche per le consulenze?
Mi spiego meglio. Il cig è obbligatorio anche nel caso venga richiesto un parere legale o nel caso dell’affidamento di un contratto a progetto? Se sì tali incarichi sono soggetti a tracciabilità?
Grazie.
Scritto il 30-3-2011 alle ore 13:35
Egregio Sig. Tesseri le chiedo una Istituzione Scolastica che acquista materiale di consumo tipo carta, penne, cancellini, gessi, è tenuta a far cosa?
Deve richiedere per ogni fornitura anche di piccolo importo CIG e CUP o viceversa sono le aziende che ci forniscono il materiale a doverci rilasciare la dichiarazione di tracciabilità. Spero riesca ad aiutarmi. Grazie
Scritto il 30-3-2011 alle ore 18:43
Gent.mo Sig.Tesseri. Sono a chiederLe informazioni in merito alla L.136/2010. Rappresento un albergo e nel corso del 2010/2011 abbiamo fatturato ad una università-ente pubblico per il soggorno di alcuni loro docenti. In data odierna ci hanno inviato il modulo da compilare relativo all’indicazione di un c/c dedicato e ai nominativi dei delegati ad operare su detto conto. Da precisare che finora l’università ci ha effettuato tutti i pagamenti sul c/c ordinario. Siamo soggetti anche noi a tale obbligo???? Il c/c ordinario in ogni caso e’ quello su cui transitano unicamente i movimenti in entrata e in uscita della sola società titolare dell’albergo. Grazie, Daniela
Scritto il 2-4-2011 alle ore 10:16
SPETT.LE SIG. TESSERI,VORREI DELLE DELUCIDAZIONI IN MERITO AL MIO CASO DATO CHE SU VARI SITI NON HO TROVATO RISPOSTE ESAURIENTI,COMUNQUE HO APERTO UN ATTIVITA’AL COMMERCIO COME DITTA INDIVIDUALE CIOE’ES ( NOME FANTASIA):RIVER GOOD DI R——-GIUSEPPE HO APERTO UN CONTO PERSONALE PRESSO UNA BANCA E DOPO POCO TEMPO IN SEGUITO A BONIFICI/O ASSEGNI INTESTATI A RIVER GOOD DI R……GIUSEPPE LA BANCA MI HA CHIAMATO DICENDOMI CHE NON POTEVA INCASSARE GLI ASSEGNI E I BONIFICI IN QUANTO INTESTATI ALLA DITTA.VI E’ STATA UNA DISCUSSIONE ENORME PER CERCARE DI SPIEGARE CHE IL MIO COMMERCIALISTA MI AVEVA DETTO CHE IL DECRETO BERSANI ERA DECADUTO E SI POTEVA TENERE ANCHE SOLO IL CONTO PERSONALE.MA LA BANCA MI HA DETTO CHE CIO’ NON ERA POSSIBILE PERCHE’ I PROVENTI DELL’ATTIVITA’ NON DOVEVANO ESSERE MISCHIATI CON I PROVENTI PERSONALI.IO HO SCELTO UNA CONTABILITA’ SEMPLIFICATA E INOLTRE QUANDO HO EFFETTUATO IL MODELLO F24 COMPARE IL MIO CODICE FISCALE PER VERSARE LE TASSE.ORA LE CHIEDO SE MI PUO’ SPIEGARE IN MANIERA SEMPLICE COME FARE AD USCIRE DA QUESTO PROBLEMA,DATO CHE LA BANCA NON NE VUOL SAPERE.GLI ASSEGNI RIMANGONO SOSPESI,COSI’ IL BONIFICO,POSSIBILE CHE DEBBO PER FORZA APRIRE UN CONTO AZIENDALE?GRAZIE ANTICIPATAMENTE DELLA SUA COLLABORAZIONE,CON STIMA LA SALUTO,GIUSEPPE
Scritto il 2-4-2011 alle ore 20:16
la mia associazione onlus gestisce con finanziamento del Comune una comunità di accoglienza per bambini.nella gestione quotidiana siamo costretti ad uso di contante per pagare alcuni fornitori (acquisto in edicola,fornaio e gelataio piccole somme autogestite dai bambini ecc).
potremo continuare a farlo o l’uso del contante è totalemente vietato?
Scritto il 5-4-2011 alle ore 22:22
Spett.le Sog Tesseri lavoro nella P.A. e la mia domanda è questa: Per liquidare le fatture alle agenzie di pubblicità, alle quali è stata affidata la pubblicazione sui loro giornali dell’astratto del bando di gara, è necessario richiedere il CIG?
Scritto il 8-4-2011 alle ore 16:28
Carissimi, impegni lavorativi e personali mi impediscono di proseguire il proficuo scambio professionale che ho avuto con voi tutti in quasi due anni. Vi ringrazio . Cordiali saluti
Scritto il 13-4-2011 alle ore 16:35
Vorrei sapere come si devono regolarizzare i contratti stipulati dopo l’entrata in vigore della legge sulla tracciabilità perchè nella mia scuola la cosa non è stata ancora fatta. Ho attivato all’AVCP la procedura per ottenere il codice CIG e relativa password , ma non ho ancora completato l’operazione. So che è necessario inserire una clausola di salvaguardia, ma se ho già effettuato i pagamenti di alcune fatture, come si può regolarizzarli?
Scritto il 18-4-2011 alle ore 15:17
ho una piccola azienda di servizi lavoro saltuariamente con la PA.
sono in arretrato con il pagamento dei contributi
ora la PA mi chiede il DURC per liquidarmi di quanto dovutomi.
sono fatture del 2008-2009-2010,
Come mi devo comportare a tal proposito?
Scritto il 20-4-2011 alle ore 21:27
Gent.mo Sig.Tesseri gestisco una società di costruzioni edili, e la domanda è la seguente, per incassare da un mio cliente titolare di una ditta che fornisce presidi ospedalieri all’azienda sanitaria provinciale di cosenza, mi ha ceduto dei crediti che lui vanta nei confronti dell’asp, con regolare atto di cessione stipulato da un notaio,e successivamente io ho ceduto con mandato irrevocabile all’incasso alla mia banca che mi ha anticipato le somme, il notaio notificando gli atti all’ asp, la stessa asp mi ha scritto dicendo che la cessione fra privati non è valida in quando la legge 136/2010 non permette più queste cose.
E’ possibile secondo lei?
Scritto il 27-4-2011 alle ore 13:26
buongiorno lavoro in un PA e avrei bisogno di effettuare un acquisato di materiale presso una ditta francese. Vorrei sapere in che forma richiedere il CIG secondo l’articolo 3 legge 136/2010. Grazie
Scritto il 9-5-2011 alle ore 12:33
Salve sig. Tesseri, io sono un’impresa edile, le chiedo di chiarirmi una mia preoccupazione:
1) nel 2006 ho pagato due fatture ad un mio appaltatore in contanti con importi abbastanza consistenti, posso essere passibile di sanzioni?
2) se per caso una dei miei fornitori sono falliti, chiusi oppure non anno dichiarato nulla ma però io ho pagato con assegni bancari o circolari, sono io passibile di problemi?
le faccio queste domande in quanto la tributaria crea problemi su tutto. grazie
Scritto il 9-5-2011 alle ore 17:53
Gentile sig. Tesseri, ho necessità di un chiarimento sulla corresponsione degli stipendi.
Come prassi vengono pagati per contanti ma con le nuove disposizioni vorremmo sapere se è possibile continuare in questo modo.
Gli stipendi sono circa 20 e tutti sono sotto la soglia dei € 3.000.
La ringrazio in anticipo.
Scritto il 10-5-2011 alle ore 17:54
un chiarimento; ho una azienda di manutenzione impianti elettrici . Per un contratto di manutenzione al comune che comporti anche la sostituzione di pezzi che ho già in magazzino quale adempimento devo esperire? devo emettere una bolla dal mio magazzino al comune per indicare il cig? devo per forza di cose comprare i pezzi da sostituire per indicare nelle fatture il cig, anche se li ho a magazzino…
la ringrazio in anticipo
Scritto il 11-5-2011 alle ore 08:32
Rappresento una Pubblica Amministrazione e vorrei sapere cortesemente:
1) l’assegno circolare per il pagamento di un fornitore risponde al requisito di tracciabilità?
2) in quanto P.A. che opera anche per servizi appaltati da un Ente Locale, devo a quest’ultimo rilasciare dichiarazione del conto dedicato essendo io stessa una P.A.?
Grazie
Scritto il 17-5-2011 alle ore 10:40
Buongiorno, Egregio dott.Achille Tessari, io e mio marito abbiamo una piccola azienda per la vendita di forniture per ufficio e assistenza tecnica.
Un 10% del nostro fatturato è costituito da Enti Pubblici, abbiamo aperto un nuovo c.c. per ricevere il pagamento da quest’ultimi, ma non tutti gli enti
si sono adeguati,(nonostante abbiamo fatto stampare appositi moduli fattura in cui è richiamata la legge sulla tracciabilità e con ben evidente codice iban del conto dedicato) qualcuno continua ad effettuare il pagamento nel vecchio c.c.
In caso di controllo siamo noi ad essere in difetto, come possiamo fare ?
In un momento economicamente così difficile non possiamo permetterci di indispettire l’Ente che ci commissione delle forniture.
Inoltre, se ho ben capito da questo interessantissimo blog, il c.c. dedicato serve anche per effettuare i pagamenti delle forniture relative a ciò che si venderà agli enti, se così è
nel nostro caso è impossibile attuarlo, primo perchè facciamo comunque un po’ di magazzino e quindi non ci è dato sapere in anticipo a chi andrà consegnato il tal prodotto, secondo, perchè nello stesso ordine al nostro fornitore ci sarà merce per Enti Pubblici e per privati, gestionalmente diventerebbe un lavoro immane.
Se ho ben capito tutti questi adempimenti si applicano solo per forniture/acquisti sopra i 1.500,00 euro
perchè se così fosse non saremmo tenuti a tutte queste adempienze se non in casi molto sporadici, poichè le nostre fatture sono ben al di sotto di tale somma.
Non avvalendomi di un commercialista, per abbattere un po’ di costi, le sarei veramente grata di un suo autorevole aiuto.
Ringraziandola sentitamente per l’attenzione, porgo distinti saluti.
Scritto il 18-5-2011 alle ore 20:24
Spett.le Dott. Tessari, buonasera.
Le pongo un quesito: è possibile emettere una fattura contenente più cig?
Se sì, nelle relative scadenze (es. Ri.Ba., Bonifico) ritengo vadano quindi indicati tutti i codici cig presenti in fattura.
In tal caso va anche indicata la quota parte di ogni cig? Inoltre, se i cig in fattura e quindi sulle scadenze sono in numero notevole e lo spazio nella descrizione della scadenza in cui scriverli non è sufficiente (nell’home banking o nei tracciati CBI dei flussi bancari) come si può risolvere? Grazie.
Scritto il 18-5-2011 alle ore 20:26
Dott. Tesseri, chiedo scusa per l’errore nel cognome.
Scritto il 19-5-2011 alle ore 14:56
Sono un’insegnante di ruolo di scuola media superiore, retribuita dal tesoro, ho già comunicato il codice iban all’amministrzione della scuola. Il dirigente scolastico ora ha chiesto di comunicare i codici iban di tutti i c/c sui quali posso operare e di fornire i dati anagrafici delle altre persone che hanno la firma in tali conti in base alla legge sulla tracciabilità. Preciso che questa è la mia unica attività. Sono obbligata a fornire questi dati?
Scritto il 20-5-2011 alle ore 11:35
Gentilissimo, sono dipendente PA ed anche Tesoriere di una piccola assiciazione tra biblioteche di università. La legge mi tocca quindi da entrambi i lati della questione.
Ho letto il suo precedente chiarimento sulla esclusione delle quote associative dagli obblighi tracciabilità, ma per il DURC? L’associazione non ha dipendenti, l’opera è svolta a titolo gratuito, non ha quindi una posizione INPS. Ho udito ad un corso che l’emissione di DURC negativo, ovvio esito di eventuale richiesta da parte di una delle amministrazioni, comporterà dal 16 giugno prossimo il pagamento all’INPS dell’importo stesso. In base a quale articolo di cosa? Conferma questa lettura? Come devo quindi comportarmi nei confronti della associazione, per non incorrere in questo?
Oppure dovremo chiudere l’associazione stessa?
Grazie anticipate per la risposta.
Scritto il 23-5-2011 alle ore 18:11
Ill. Dottore,
i miei complimenti per la Sua fattiva disponibilità; si tratta spesso delle problematiche che sorgono dalla tracciabilità flussi finanziari. Lavoro in una s.p.a. a capitale interamente pubblico, con socio unico l’ente Comune. Da circa tre anni, previo gara di appalto, è stato affidato l’incarico di brokeraggio ad una ditta, la quale, oggi ci comunica le solite scadenze delle polizze assicurative in essere (RCA, ALL RISK, MANAGEMENT ecc..). Il mio quesito è: occorre richiedere un CIG per ogni rinnovo di polizza singola o se ne può richiedere un solo codice per il rinnovo di tre contestuali, visto che l’intero importo verrà versato, previo bonifico, a favore del broker?
Nel ringraziare porgo i miei distinti saluti.
Scritto il 26-5-2011 alle ore 08:19
Gentile dott. Tesseri vorrei chiederle con urgenza alcuni chiarimenti per una impresa di escavazioni.
1) Le fatture carburante o acquisto materiali di consumo o riparazioni si possono pagare con assegno bancario di conto dedicato o solo con bonifico o ri.ba.?
2)Quando è necessario indicare il CIG nei pagamenti e verso chi?
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.
Scritto il 26-5-2011 alle ore 16:27
Gent.mo Dott.Tesseri. Vorremo chiederLe alcuni chiarimenti in riferimento alla L.136/2010 e ss.mm..
La ns società è proprietaria di un resort e lo gestisce mediante prestazioni di servizi turistico-alberghieri identici per tutti i tipi di cliente. Un ente pubblico (università), i cui docenti alcune volte soggiornano nella ns struttura, ci chiede per il pagamento delle fatture da noi emesse ed intestate all’università l’apertura di un c/c dedicato. La ns domanda è questa. Siamo obbligati all’apertura di questo c/c oppure è sufficente il ns c/c ordinario che utilizziamo esclusivamente per tutte le operazioni della società in addebito ed in accredito? Anche perchè finora non ci sono stati problemi e ci hanno sempre bonificato gli importi sul c/c ordinario aziendale assicurando la tracciabilità dei flussi finanziari. La ringraziamo anticipatamente e porgiamo anticipatamente i ns piu’ cordiali saluti.
Scritto il 2-6-2011 alle ore 12:49
Gent.mo Dott. Tesseri, faccio seguito al quesito n° 252: il Comune ha affidato la gestione del servizio degli impianti di pubblica illuminazione e semaforici della città, alla società con cui lavoro, versando un canone mensile. Come ho già descritto nel predetto quesito, la mia società (S.p.A.) è a capitale interamente pubblico con socio unico l’ente Comune. Pertanto Le chiedo se, in relazione a quanto sopra, l’ente è obbligato alla richiesta e alla trasmissione del CIG. Inoltre le eventuali richieste dei CIG, in riferimento ai flussi finanziari della mia società verso terzi, vanno richiesti dall’ente Comune (socio unico) o dalla mia ditta? Questo non per imitare le gesta di Ponzio Pilato, anche se già siamo registrati in AVCP e, contestualmente, abbiamo già richiesto vari CIG, ma solo per chiarificazione.
Ringrazio anticipatamente e saluto.
Scritto il 15-6-2011 alle ore 01:18
Gent. mo Dott. Tesseri, sono il responsabile amministrativo di una cooperative sociale che lavora al 90% con enti pubblici.
Il grosso problema è il pagamento in contanti per le piccole spese delle comunità residenziali gelati per i bambini giornali caffe abbonamenti autobus spese per gite scolatiche ecc.
A oggi gestiamo contabilmente diverse casse per ogni sede che alimetavamo prelevando il contante dal conto corrente aziendale e consegnandolo al responsabile del servizio. Posso alimentare queste casse facendo un bonifico sul conto corrente personale del coordinatore del servizio il quale, una volta prelevati i soldi, farà poi spese in contanti che io rendiconterò nella contabilità ne più ne meno come prima tramite la prima nota di cassa ?
Grazie per la risposta
Scritto il 20-6-2011 alle ore 12:09
Sig. Tesseri,
Mi hanno chiesto di prelevare il CIG per delle fatture di piccola cassa. Sono abilitato al sistema SIMOG gare le chiedo:
Con quale sistema si deve prelevare il CIG per delle fatture per la piccola Cassa.
Si può usare quello del sistema delle GARE SIMOG adeguandolo alla fattura.
Grazie.
Scritto il 20-6-2011 alle ore 14:06
Buongiorno,le chiedo se per tutti i lavori pubblici
sono tenuta a richiedere il CIG (dato che non lo forniscono automaticamente) o se ci sono ecezzioni per lavori in emergenza o di affido diretto dal comune a seconda della determina.
La ringrazio mi al piu’ presto ho molti lavori in sospeso perche’ non mi forniscono il CIG.
Scritto il 21-6-2011 alle ore 17:00
Buongiorno, Egregio dott.Achille Tessari, ho una domanda da porLe, io fornisco solo il materiale ad alcuni dei ns clienti che operano nella gare pubbliche, la mia domanda è: oltre ad comunicare al mio cliente il c/c dedicato, devo comunicare qualcosaltro a qualcuno oppure il mio lavoro finische cosi?
grazie per la sua gentile collaborazione.
Distinti saluti
Patrizia
Scritto il 24-6-2011 alle ore 12:29
Egr. dott. Tesseri,
devo pagare una fattura di un ristorante dell’importo di 2.500,00 (si tratta di un riepilogo mensile) imputata su un cantiere della PA. La mia domanda é: è necessario tracciare il pagamento visto che l’importo è superiore ai 1.500,00 oppure trattandosi di una sommatoria di spese giornaliere (di circa 70/80 €) non è necessario?
grazie in anticipo della risposta
Scritto il 4-7-2011 alle ore 16:18
Buongiorno, non ho trovato da nessuna parte chiarezza su chi deve comunicare i codici nel seguente caso:
se una impresa aggiudica un appalto pubblico chi deve comunicare ai fornitore dell’impresa i codici relativi alla commessa?
se è l’impresa a doverlo fare e non lo fà, il fonritore può rivalersi in qualche modo?
se è il fornitore a dover chiedere e non lo fa per tempo l’impresa è quindi titolata a sospendere il pagamento fino alla comunicazione del fonitore all’ente?
Scritto il 5-7-2011 alle ore 17:17
Salve, ho una ditta indivudale e fornisco cancelleria alle pubbliche amministrazioni.Le chiedo: esiste qualche normativa che prevede l’addebito delle spese bancarie all’amministrazione e non al fornitore???La ringrazio in anticipo.
Scritto il 6-7-2011 alle ore 18:36
Buongiorno! Vorrei sapere per quel che riguarda i pagamenti tramite ri.ba., visto che a tutt’oggi non è possibile inserire CIG e CUP per questioni di “spazio”, se possiamo pagare la ri.ba. facendo indicare il CIG ed il CUP sulla fattura??!?! Specifico che ogni fattura ha la relativa ri.ba. ed è riferita ad un’unica commessa.
Grazie mille, saluti Roberta
Scritto il 8-7-2011 alle ore 12:00
Buongiorno,vorrei sapere se nel caso di una ASL, per stazione appaltante,richiedente il D.U.R.C., si debba intendere l’azienda sanitaria ( leggi Direttore Generale)oppure le singole aree della ASL interessate alla predisposizione delle determine di pagamento ( es. Area Farmaceutica)ma non all’emissione dei mandati di pagamento competenza, questa, dell’Area Risorse Finanziarie.
grazie
Scritto il 19-7-2011 alle ore 13:22
l’Azienda ASP che offre servizi sanitari ogni mese liquida alle Case di Cura convenzionate e alle Farmacie le prestazioni sanitarie dagli stessi effettuate, a seguito di rapporto convenzionale,si chiede cortesemente voler diramare il dubbio esistente se deve ogni struttura avere un codice CIG, ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari (Art. 3 L. 136 del 13/08/2010, Per una migliore specifica si rappresenta che alle strutture sopra citate viene regolarmente emesso mandato con accreditamento su conti correnti dagli stessi comunicati, su cui è possibile verificare anche in forma retroattiva tutte le operazioni che vengono movimentate a loro favore. Si chiede altresì se detta tematica può riguardare anche i convenzionati di specialistica ambulatoriale?. cordiali saluti
Scritto il 22-7-2011 alle ore 11:38
Buongiorno
sono un fuzionario regionale mi occupo di finanziamenti per studi e varianti ai piani regolatori generali di pubbliche amministrazioni(comuni unioni comunità montane) , quindi finanziamenti da pubblica amministrazione a pubblica amministrazione devo fare la tracciabilità ? Grazie
Scritto il 3-8-2011 alle ore 18:01
Buongiorno,
ho lettoper caso questa rubrica e devo farLe i complimenti perchè è molta esauriente, avrei bisogno di un chiarimento in merito alla tracciabilità: è obbligatorio indicare sui DDT e sulle fatture di vendita il CIG relativo all’appalto per il quale vien fatta la fornitura, sia che le fatture siano emesse direttemente all’Ente o a Appaltatori?
Grazie mille.
Scritto il 6-8-2011 alle ore 22:02
dirigo il settore contratti di un ente pubblico.
ho chiesto e ottenuto da una autolinea di trasporti in concessione di facilitare l’utilizzo di una tratta a favore di cittadini extracomunitari richiedenti protezione internazionale. in pratica la polizia li accompagna con questo pullman di linea in concessione (con costi uguali per tutti) e anzichè pagare i biglietti “cash” (cosa che i poliziotti non possono fare) il mio unico intervento è stato quello di ottenere dalla ditta la fatturazione periodica dei voucher, con emissione di un’unica fattura periodica direttamente all’ufficio ragioneria. questo mi rimanda indietro la fattura richedendomi il cig. ma io non ho espletato alcun tipo di gara o di procedimento di acquisizione di servizi. ho solo chiesto alla ditta di non avere subito i soldi del biglietto (che è uguale per tutti) ma di aspettare il pagamento dietro presentazione di fattura. ritiene che il cig comunque debba essere chiesto anche in questi casi? a me sembra assurdo.
la ringrazio per il riscontro.
Scritto il 10-8-2011 alle ore 17:36
Forse è un quesito un pò particolare rispetto agli altri, ma spero vorrà o potrà rispondermi.
L’Ufficiale Giudiziario Dirigente,funzionario non aventeche rilevanza esterna, emette, mensilmente, degli ordini di pagamento(previsti a suo carico dal T.U delle Spese di giustizia) per le spese postali del mese a favore di Poste Italiane che addebita giornalmente un conco corrente dedicato.
Poste Italiane ha recentemente richiesto l’invio del CIG, che l’ufficio non ha. Chi deve richiedere tale CIG ( il Presidente del Tribunale che formalmente è il capo dell’ufficio o l’Ufficiale Giudiziario Dirigente) e, soprattutto, nel caso specifico, tali pagamenti rientrano o meno tra quelli soggetti alla tracciabilità dei flussi finanziari?
La ringrazio per l’eventuale risposta(ho cercato di limitare all’essenziale la domanda che avrebbe dovuto essere molto più complessa)
Scritto il 10-8-2011 alle ore 17:39
A parziale correzione del quesito invito
Forse è un quesito un pò particolare rispetto agli altri, ma spero vorrà o potrà rispondermi.
L’Ufficiale Giudiziario Dirigente,funzionario non avente rilevanza esterna, emette, mensilmente, degli ordini di pagamento(previsti a suo carico dal T.U delle Spese di giustizia) per le spese postali del mese a favore di Poste Italiane che addebita giornalmente un conco corrente dedicato.
Poste Italiane ha recentemente richiesto l’invio del CIG, che l’ufficio non ha. Chi deve richiedere tale CIG ( il Presidente del Tribunale che formalmente è il capo dell’ufficio o l’Ufficiale Giudiziario Dirigente) e, soprattutto, nel caso specifico, tali pagamenti rientrano o meno tra quelli soggetti alla tracciabilità dei flussi finanziari?
La ringrazio per l’eventuale risposta(ho cercato di limitare all’essenziale la domanda che avrebbe dovuto essere molto più complessa)
Scritto il 25-8-2011 alle ore 16:41
Gentile dott. Tesseri, la nostra azienda di produzione fornisce saltuariamente dei prodotti a Enti pubblici, attingendo dal ns. magazzino di prodotti destinati a tutto il settore privato, non è pertanto possibile distinguere nè le spese di materiali nè quelle di manodopera relative alla produzione del singolo prodotto venduto all’ente. Avendo aperto un c/c dedicato per la riscossione delle fatture emesse agli enti, volevo chederLe se da tale c/c possiamo effettuare prelevamenti verso il c/c ordinario con cui la ditta opera normalmente, oppure emettere bonifici a fornitori o dipendenti che non necessariamente sono legati alla fornitura all’ente (in quanto non facilmente identificabile, come espresso in apertura). Grazie anticipatamente per la cortese attenzione.
Scritto il 31-8-2011 alle ore 11:25
Buongiorno Dott. Tesseri, sono un impegato di un impresa edile presso un cantiere pubblico. Dopo un mese di lavoro, gli operai sono stati licenziati dalla ditta ed il cantiere è fermo. L’unico in forza presso il cantiere sono io, che però non ricevo da due mesi lo stipendio causa il conto dedicato in base alla legge 136 è vuoto e , detto dall’impresa, non si possono destinare altri accrediti di altre commesse a questo conto dedicato perchè andrebbe contro la legge 136 (CIG e CUP). La legge parla che i dipendenti devono essere pagati solo dal conto dedicato alla commessa con numero CIG e CUP? Grazie dell’attenzione
Scritto il 5-9-2011 alle ore 13:49
Buongiorno Dott. Tesseri, sono un impegato di un ente pubblico e mi trovo a dover pagare ditte che mi forniscono/certificano più conti dedicati scrivendo sulla fattura stessa su quale conto (tra quelli che ci hanno certificato) vogliono che sia pagata la fattura stessa. La domanda è questa: è sufficiente per noi che paghiamo che il conto sia scritto in fattura (sebbene sia uno dei conti certificatoci precedentemente) per poter fare il pagamento?
Grazie dell’attenzione.
Scritto il 7-9-2011 alle ore 12:55
Le forniture sporadiche in favore di una Fondazione ONLUS sono comunque soggette a rintracciabilità? In qualità di fornitore occasionale devo comunque richiedere il CIG prima di evadere la fornitura?
Grazie
Sorat-segreteria
Scritto il 9-9-2011 alle ore 18:15
Gentile dott. Tesseri, sono impiegato in un’impresa edile che lavora esclusivamente per la P.A., attualmente non abbiamo commesse in essere, ma il conto dedicato è ancora acceso in quanto dobbiamo ricevere dei pagamenti, mi chiedevo se l’azienda ha l’obbligo di continuare a pagare il mio stipendio e quello dell’amministratore, attraverso il conto dedicato o può utilizzare anche altri conti non dedicati. Grazie per la sua disponibilità
Scritto il 13-9-2011 alle ore 16:01
Buonasera Dottore,
la disturbavo per chiederle un parere su come devo comportarmi in materia di codice CIG e CUP mi è stato richiesto dalla Telecom in 4 fatture di 4 numeri telefonici di un nostro centro di spiritualità,premetto mi scusi che lavoro per un’istituto missionario di suore, devo richiedere questi codici tramite AVCP ed il ministero del tesoro? sono importi irrisori due da 55 € e due non superano i 140€
Grazie mille buona serata!!!!
Alvaro!
Scritto il 13-9-2011 alle ore 16:39
Per Alvaro: scusa se mi intrometto, ma il dott. Tesseri ha annunciato da parecchio tempo di non poter seguire tutte le domande. A questa forse dico forse posso rispondere in qualità di dipendente di una amministrazione pubblica: CIG e CUP si riferiscono ad attività di una amministrazione pubblica appunto, il vostro istututo missionario si configura come pubblica amministrazione? non è che magari è Telecom ad aver sbagliato? in caso, per non disturbare ulteriormente in questo blog, sono facilmente rintracciabile in internet. Cordialità, Serena Sangiorgi
Scritto il 27-9-2011 alle ore 12:30
una srl edilizia (lavori pubblici) può pagare gli stipendi dei dipendenti una parte con bonifico e una parte in contanti?
perchè capita spesso che nel corso del mese i lavoratori chiedano piccoli acconti in contanti.
grazie
Scritto il 27-9-2011 alle ore 13:44
Gentile Dott. Tesseri, sono dipendente del Comune e precisamente del Settore Economato. Per quanto riguarda gli acquisti effettuati con il fondo economale (cosidette minute spese regolamentate dal Regolamento) non si richiede il Cig. Vorrei sapere come comportarmi però se questi acquisti vengono effettuati con richiesta di offerta scritta e con relativo ordine scritto alla ditta. Devo richiedere il Cig? Inoltre, se la Ripartizione Contratti e Appalti ha aggiudicato una gara per il fabbisogno di prodotti igienico sanitari dell’intero Ente in favore di una ditta e volessi acquistare allo stesso prezzo offerto da questa ditta tramite minute spese devo richiedere il Cig visto che vado in estensione ad un contratto?? Grazie
Scritto il 27-9-2011 alle ore 17:49
Buongiorno, lavoro presso una snc a conduzione familiare, ultimamente, a causa dei sempre maggiori costi bancari, abbiamo deciso di operare su un unico conto corrente bancario. Premetto che da anni la nostra ditta paga retribuzioni, contributi, fatture fornitori e servizi quasi esclusivamente a mezzo bonifico bancario. Proprio oggi un ente ci ha confermato un intervento di riparazione per un importo inferiore ai 1000 euro e ci ha richiesto il conto dedicato. Sono obbligata ad aprire un altro conto corrente solo ed esclusivamente per questo lavoro? Posso indicare il C/C abituale con la specifica “non esclusivo”. La ringrazio per i chiarimenti che vorrà fornirmi.
Scritto il 28-9-2011 alle ore 09:05
Gentile dott. Tesseri per la stipula di abbonamento a riviste e/o giornali da effettuarsi senza utilizzo del fondo economale, la PA è obbligata ad attivare la procedura di acquisizione del CIG?
Scritto il 11-10-2011 alle ore 17:53
egr. dr.
la ns. azienda di appalti di pulizia, ha finora pagato gli stipendi con assegni circolari, ora ci chiede di aderire ad una prepagata per l’accredito dello stipendio che mediamente non supera i 1000e procapite è corretto e tracciabile questo metodo o può continuare con gli assegni circolari? grazie e complimenti per suo blog
Scritto il 11-10-2011 alle ore 17:54
egr. dr.
la ns. azienda di appalti di pulizia, ha finora pagato gli stipendi con assegni circolari, ora ci chiede di aderire ad una prepagata per l’accredito dello stipendio che mediamente non supera i 1000e procapite è corretto e tracciabile questo metodo o può continuare con gli assegni circolari? grazie e complimenti per suo blog non ho mai scritto prima
Scritto il 11-10-2011 alle ore 17:55
egr. dr.
la ns. azienda di appalti di pulizia, ha finora pagato gli stipendi con assegni circolari, ora ci chiede di aderire ad una prepagata per l’accredito dello stipendio che mediamente non supera i 1000e procapite è corretto e tracciabile questo metodo o può continuare con gli assegni circolari? grazie
Scritto il 13-10-2011 alle ore 15:24
buongiorno,
una società ha emesso fattura per appalto di lavori pubblici,possidede un conto dedicato per il vari pagamenti (fatture, dipendenti ecc) in fase di liquidazione di iva il versamento deve essere effettuato su conto corrente dedicato?
graze
Scritto il 18-10-2011 alle ore 11:07
Gentile Dott. Tesseri, il comune per cui lavoro deve elargire un contributo ad una associazione musicale regolarmente costituita e riconosciuta da parte del Comune quale gruppo di interesse comunale. vorrei sapere se per elargire tale contributo, ai fini della tracciabilità, è necessario acquisire il codice CIGte
Scritto il 20-10-2011 alle ore 12:09
gent.mo Dott. Tesseri, lavoro presso una rivendita di ceramiche, la normativa sul limite del contante ci sta creando qualche perplessità con i clienti privati. esempio: un privato acquista per un totale superiore ai 2500euro, ci puo’ pagare tranquillamente in contanti? ovviamente dietro rilascio di scontrino fiscale.la norma è valida solo per i contratti con la PA?
grazie dell’attenzione.
Scritto il 20-10-2011 alle ore 16:13
gent.mo Dott.Tesseri, sono il presidente della Fondazione Palazzo Litta per le arti onlus di Milano. in Aprile 2011 abbiamo firmato una convezione con ARCUS spa (società interamente pubblica) per la quale ci è stato assegnato un finanziamento pubblico per un progetto di “ristrutturazione, adeguamento funzionale e valorizzazione del Teatro LItta” (che gestiamo).
ARCUS, per la rendicontazione che dobbiamo fornire, ci ha dato il CUP che abbiamo inserito in tutti i bonifici (e solo bonifici)eseguiti verso i fornitori che abbiamo scelto per la realizzazione del progetto. Ora ARCUS ci comunica che la nostra società deve richiedere il CIG… e qui sono in estrema difficoltà perchè innanzitutto le procedure online per richiedere il CIG nelle varie scelte sono approriate solo per organismi pubblici e, in secondo luogo,l’unico contratto/convenzione pubblico, l’abbiamo stipulato con ARCUS e quindi chiedo: non è Arcus che dovrebbe richiedere il CIG, avendoci dato il CUP ?
spero di essere stato chiaro.
la ringrazio anticipatamente se vorrà darmi chiaramenti
Scritto il 21-10-2011 alle ore 14:57
gentile dott. Tesseri, sono un medico dipendente pubblico e occasionalmente effetto dei corsi di primo soccorso in qualità di docente presso ditte ed enti sia pubblici che privati. nel novembre 2010 ho fatto un corso per l’enel e ora per essere liquidato mi chiedono di aprire un conto corrente dedicato e di fornire informazioni sulla ditta e sul legale rappresentante. io non ho nessuna ditta, ho un mio conto corrente e non ho rappresentanti legali. come mi devo comportare? sono tenuto a compilare il relativo modulo sulla tracciabilità?
la ringrazio fin da ora per eventuali chiarimenti
cordiali saluti
Scritto il 4-11-2011 alle ore 18:59
Gentile Dott. Tesseri avrei bisogno di un chiarimento : la nostra ditta produce materiale che vende direttamente alle imprese che lavorano anche per enti pubblici; in questi casi le imprese ci obbligano a segnare CIG e CUP sulla fattura e sulle ri.ba nei pagamenti – quale obbligo abbiamo noi come ditta produttrice di comunicare il nostro conto e a chi e con quale modulo eventualmente ????
La ringrazio per la disponibilità
Cordiali saluti
Scritto il 7-11-2011 alle ore 22:19
Gentile dottore, le chiedo con cortese urgenza un chiarimento.
Qualè il soggetto (persona fisica) che deve accreditarssi presso l’autorità di Vigilanza per l’attribuzione del codice CIG nel caso di convezione, già in essere ante L.137/2010 e D.L., tra Azienda sanitaria e associazioni di volontariato per i servizi di emergenza 118? Il responsabile del procedimento dell’ufficio che ha materialmente affidato il servizio o il responsabile dell’Ufficio (a valle) che liquida (con nota agli uffici finanziari aziendali e senza adozione di atto deliberativo) sulla base della deliberazione di affidamento adottata (a monte) con relativo impegno spesa dal primo ufficio (che ha concretamente affidato ex ante il servizio stabilendone tariffe chilometriche e quant’altro)?
Sperando di essere stato chiaro la ringrazio in anticipo per la sollecita risposta
Scritto il 7-11-2011 alle ore 22:30
Gentile dottore, le chiedo con cortese urgenza un chiarimento.
Chi (persona fisica) deve accreditarsi presso l’autorità di Vigilanza per l’attribuzione del codice CIG nel caso di convezione, già in essere ante L.137/2010 e D.L., tra Azienda sanitaria e associazioni di volontariato per i servizi di emergenza 118? Il responsabile del procedimento dell’ufficio (a monte) che ha materialmente affidato il servizio o il responsabile dell’Ufficio (a valle) che liquida (con nota agli uffici finanziari aziendali e senza adozione di atto deliberativo) sulla base della deliberazione di affidamento adottata, a monte con relativo impegno spesa dal primo ufficio che ha concretamente affidato ex ante il servizio stabilendone tariffe chilometriche e quant’altro)?
Sperando di essere stato chiaro la ringrazio in anticipo per la sollecita risposta
Scritto il 9-11-2011 alle ore 20:14
Gentile dottore, lavoro per una società che sostiene dei costi di ristoranti/alberghi per alcuni dipendenti che lavorano per le commesse pubbliche. Devo tracciare i pagamenti indicando CIG e CUP, pagare il ristorante su conto corrente dedicato e fare comunicazione alla stazione appaltante del lavoro pubblico, che ho usufruito di questo servizio indicando che cosa in dettaglio all’interno della comunicazione? Grazie
Scritto il 10-11-2011 alle ore 21:01
Sono il titolare di una piccola libreria e ho consegnato presso un Comune la fattura per ottenere il pagamento di cedole librarie.
In pratica, i genitori dei bambini ricevono la cedola dei libri e la consegnano, in totale libertà, presso la loro libreria di fiducia per avere i libri della scuola. Stamane mi è arrivata via fax una comunicazione del Segretario Comunale dove ho presentato le fattura scrivendomi che devo presentare(oltre all’IBAN e al DURC già presentato contestualmente alla fattura) anche un modello contenete la comunicazione sulla tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art.3 L.n.136/2000. Inoltre, in tale modello si parla di conti correnti dedicati. Visto che è la prima volta che mi viene richiesto tale comunicazione, vorrei sapere di che cosa si tratta. Ma tale legge comunicazione non riguarda gli appalti ed i sb appalti? Tra me ed il comune non è stata espletata nessuna gara e non intercorre nessun tipo di rapporto. Inoltre l’importo della fattura è minimo (circa 600 euro). Aspetto Vs risposte. Distinti Saluti.Enrico Balletta
Scritto il 18-11-2011 alle ore 12:23
Gentile Dottore, vorrei chiederLe un’informazione: la mia ditta aspetta un pagamento,per lavori svolti per la P.A. ,ormai da 10 anni. Il nostro legale ha provveduto ad effettuare un pignoramento presso il c/c del Comune ma il direttore di banca ha detto che non ci sono fondi. Tale ns. credito non è indicato neppure alla voce “debiti fuori bilancio” del Comune. Cosa ci consiglia di fare? grazie.
Scritto il 25-11-2011 alle ore 13:44
esiste una card con un numero di cig da poter utilizzare per sanare quelli non ricevuti?
Scritto il 26-11-2011 alle ore 14:30
Gentilissimo, se una ditta non ha il conto dedicato come mi devo comportare. Sono un’assistente amministrativa di una scuola.
La ringrazio della collaborazione.
Scritto il 5-12-2011 alle ore 12:51
Buongiorno, sno titolare di una ditta indiiduale e ho appena consegnato un lavoro per un camera di Commercio che, unitamente alla fattura mi ha chiesto, come da prassi, DURC e dichiarazione di tracciabilit flussi. Non avendo un c/c dedicato (o meglio intestato alla ditta) devo necessariamente aprirne uno nuovo o posso utilizzare il mio privato come fatto fin’ora?
Essendo un’attività individuale a me intestata dal mio punto di vista è chiaro che tutti i pagamento, sia di pubblici che privati finiscano su quel conto ma credo che la logica non sia prevista in queste cose
La ringrazio anticipatamente per una sua risposta.
Scritto il 8-12-2011 alle ore 22:53
il mio titolare ogni settimana mi dava un acconto di 250 euro per tirare avanti adesso devo aspettare fine mese perche c e un alternativa perche di media guadago 1200 euro a mese
Scritto il 14-12-2011 alle ore 17:49
Buongiorno, vorrei chiederle se un’impresa che ha fatto un lavoro equiparato ad un appalto pubblico, non esibisce le tutte fatture quietanziate e i pagamneti inerenti all’applato per verificare la traccibilità dei flussi finanziari, cosa deve fare il RUP e direttore dei lavori.
La ringrazio per la sua risposta
Scritto il 17-12-2011 alle ore 14:46
Buongiorno, scrivo questa mia per essere reso edotto sulla normativa della cosìdetta tracciabilità del denaro contanti. Sono un intermediario commerciale che opera nel settore dell’esportazione con paesi extracee, la mia attività si svolge avendo contatti con operatori extracee che acquistano merci di qualsiasi settore merceologico all’ingrosso con denaro contante che supera il tetto dei 1000,00 (mille) € giornalieri. Il problema che si incomincia ad evidenziare è quello che alcune aziende e commercianti all’ingrosso, pongono i paletti a tale somma, per cui i commercianti Extra Ce che vengono in Italia per l’acquisto della merce dai tre, cinque e più mila euro giornaliere si vedono rifiutarsi gli acquisti per il tetto imposto agli esercenti. Si precisa, altresì che gli operatori Extra cee entrano sul nostro territorio per pochi giorni…. (tre- quattro). Considerato che vige una normativa valutaria che consente loro di trasferire un massimo di € 10.000,00 gli stessi sono impossibilitati a tali operazioni perchè di conseguenza limitati agli acquisti stessi. :……… Domanda??? “Limitiamo questo settore che, anche “forse” se in minima parte contribuisce a dar forza all’Export”.
Come risolvere? ………..
Scritto il 18-12-2011 alle ore 11:53
Gentile dottore, ho ricevuto da qualche giorno un questionario dell’A.d.e. per il possesso di un veicolo acquistato nel 2010 pagato a mezzo assegno circolare non trasferibile. Sono riuscito a dimostrare la congruità del mio reddito (dipendente e vendita di immobili) ed ho fatto presente che tali somma erano nella mia disponibilità senza essere transitate sun un c.c. Poichè non vi sono dubbi sulla provenienza delle somme, vi era obbligo da parte mia di versare tali somme su un c.c.? Io ritengo di no, infatti non vi sono norme di legge che impongono ad una persona fisica di possedere un c.c..
Potrebbe darmi una risposta? Grazie
Scritto il 21-12-2011 alle ore 15:15
salve buongiorno,ho preso un subappalto da una committente ripeto subappalto …mi richiede il conto dedicato volevo sapere se va bene lo stesso quello della societa anche se i flussi di tracciabilita sono solo emessi da bonifici a assegni con fattura pulito.anche se doveroso dire che la somma dell importo lavori e minima chi mi aiuta grazie
Scritto il 22-12-2011 alle ore 16:59
Fatturiamo a extracomunitari importi noli superiori a 2.500 euro, che ci possono solo essere pagate in contanti, in quanto non hanno conto corrente e, nemmeno possibilità di effettuare bonifico.Il 90% del nostro lavoro è così.Alla luce delle nuove disposizioni, ci chiediamo come possiamo fare.E’ vero che le “dazioni” sono ammesse? – Grazie 1000
Scritto il 26-12-2011 alle ore 21:12
la mia azienda paga il mio stipendio con assegno, le banche me lo devono cambiare?
Scritto il 27-12-2011 alle ore 18:31
Gent.mo Dott.
versamenti in banca di incassi giornalieri su c/c aziendale devono essere tracciati ed in che modo ?
Prelevamenti da c/c aziendale superiori a €.1000,00 devono essere tracciati ed in che modo.
Grazie
Scritto il 4-1-2012 alle ore 13:23
IL MIO DATORE DI LAVORO ( ATERP DI REGGIO CALABRIA) PAGA GLI STIPENDI TRAMITE LA BANCA CREDEM. VORREI FARE ACCREDITARE IL MIO ( SUPERIORE AI 1000 EURO) SUL MIO CONTO CORRENTE APERTO IN UN’ALTRA BANCA. LA CREDEM MI HA CHIESTO L’ASSURDA CIFRA DI € 6 MENSILI. COME POSSO ARGINARE QUESTO PASSAGGIO E FARMI ACCREDITARE DAL MIO UFFICIO LO STIPENDIO SUL MIO CONTO CORRENTE?
Scritto il 18-1-2012 alle ore 10:56
ho parenti all’estero e per le vacanze di natale sono andata a trovarli e volevo loro regalare dei soldi che fanno sempre piacere ai nipotini.In banca mi hanno spiegato che con la nuova legge non si possono ritirare dal conto cifre maggiori ad € 1000,00 però non mi hanno detto che è possibile prelevare soldi in giorni diversi per somme sempre pari ad € 1000,00.Cosè fatta la legge trovato l’inganno?
Scritto il 6-2-2012 alle ore 10:37
Buon giorno dott. Tesseri
le chiedo se occorre dare il Cig ad una ditta estera che ha fornito un servizio per viaggi di istruzione.
Distintamente.
Scritto il 6-2-2012 alle ore 14:32
sono un impiegato ed effettuo versamenti di denaro in contante relativi agli incassi giornalieri nel conto della societa’ tramite bonifico bancario come Ordinante.
Il bonifico non lo effettuo direttamente nella banca della societa’ perche’ non c’e’ una filiale nella mia citta’ .
Il vice Direttore della banca dove effettuo il bonifico mi ha detto che questa operazione e’ soggetta a multa per le nuove norme del passaggio di denaro contante e sono soggetto a multa sia io che la societa’ per cui lavoro .
Chiedo e’ vero che sono soggetto a multa.
Scritto il 27-2-2012 alle ore 12:20
Scusate ma non sono molto pratica dei lavori pubblici, avendo acquisito una gara pubblica chiedo devo mettere il cod. cig e cup anche nei ddt di acquisto dei materiali e devo farmeli fatturare da soli e pagarli con bonifico???
Grazie anticipatamente.
Scritto il 12-3-2012 alle ore 13:11
Buongiorno, lavoro per un’azienda che ha contratti con le P.A. e a causa del restringimento delle condizioni di accesso al credito, ci troviamo costretti ad anticipare le fatture di uno stesso cliente su 2 banche diverse (un mese su una e un mese sull’altra). abbiamo provveduto ad inviare la comunicazione con due conti dedicati alla commessa, ma è possibile per il committente effettuare pagamenti su due conti diversi?
cordiali saluti.
Scritto il 24-3-2012 alle ore 14:34
sono l’ass, amm, di una scuola, una nostra classe ha fatto un’uscita didattica, costo € 120,00, al momento di pagare la fattura alla ditta che ci ha fornito il bus, il DURC è risultato non regolare, è possibile che per questo motivo non è possibile liquidare un inporto tanto irrisorio?
ringrazio per l’attenzione prestata e porgo cordiali saluti
Maria
Scritto il 27-3-2012 alle ore 09:37
SE NON RISPONDE PIù PERCHè ESISTE ANCORA QUESTO BLOG??????
Scritto il 15-4-2012 alle ore 00:17
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Scritto il 28-5-2012 alle ore 11:09
Egr. Dottore, le sottopongo un dubbio creatomi dalla ricezione di comunicazione dei conti correnti da parte di un ns. fornitore.In pratica vendiamo alle P.A, cio’ che ci fornisce. Perche’ ci comunica i conti quando siamo noi che rivendiamo alle P.A.(obbligo da noi soddisfatto della l.136). Esiste l’obbligo di comunicare e/o dichiarare i flussi art.136 anche a ns. clienti privati quando:
*nel caso di rivenditori a P.A.;
*nel caso di utilizzatori;
* altri casi?
Se vendiamo ad una clinica privata l’obbligo sussiste?
Se vendiamo ad un distributore( non sappiamo poi che fine fa la merce, l’obbligo sussiste?
E il codice CIG come va gestito?
Grazie per la cortese risposta.
Scritto il 29-10-2013 alle ore 22:41
domanda:se incasso 2 documenti di vendita con date di vendita diverse,uno di importo E600 e l’altro di importo E450, nello stesso giorno(totale E1050)devo essere pagato con assegno oppure va bene anche il pagamento in contanti_essendo l’incasso di 2 documenti distinti-ringrazio anticipatamente
Scritto il 7-11-2013 alle ore 20:44
In qualità di Subappaltatore in un appalto pubblico posso versare un assegno sul ns. conto dedicato consegnatomi dall’impresa appaltatrice.
Solitamente fanno il Bonifico ma in questo caso mi voglio dare un assegno.
Grazie
Scritto il 14-4-2014 alle ore 14:55
Sono una dipendente regionale e mi occupo dei controlli di I° livello delle spese sostenute dai Soggetti Beneficiari di attività di formazione cofinanziate dal FSE. I beneficiari effettuano i pagamenti a docenti, ttor , allievi etc attraverso un conto corrente dedicato dove la P.A. accredita gli acconti. Per la normativa antiriciclaggio i bonifici devono contenere il CUP? Gli assegni circolari ? E qualora dovesse riportare il codice è obbligatorio oltre i 1500 euro? Non ci ho capito granchè. Grazie
Scritto il 22-4-2014 alle ore 11:09
Sono dipendente di una società privata che deve ricevere gli stipendi da maggio 2013. Dal primo marzo 2014 sono stata licenziata, sollecito al legale rappresentante della società il pagamento degli stipendi con la risposta che i clienti non pagano e quindi non c’è liquidità. Ma ho il dubbio che le somme dovute dai clienti con tanto di fattura vengano veicolati sul suo conto corrente privato. Se fosse così cosa rischia il legale rappresentante? E cosa posso fare?
Scritto il 29-8-2014 alle ore 12:27
Buongiorno,
volevo sapere se l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari è riferito alla sola ditta che ha acquisito un contratto con la la P.A. oppure tale obbligo deve essere esteso anche agli eventuali fornitori.
Nel caso che tale obbligo è esteso anche ai fornitori a che livello deve essere chiusa la catena ?
Grazie in anticipo per l’eventuale chiarimento.
Scritto il 9-10-2014 alle ore 17:12
salve,
vorrei sapere se per servizi occasionali verso enti locali sia necessario presentare le proprie fatture indicando il numero CIG altrimenti vengono respinte.
Grazie
Scritto il 22-10-2014 alle ore 13:57
Per il pagamento, da parte di Ente Pubblico ( Comune ) di canone per attraversamento ferroviario in favore dell’ente gestore , necessita la dichiarazione tracciabilità flussi finanziari art. 3 legge 136/2010 ?
Grazie
Scritto il 27-10-2014 alle ore 13:22
Lavoro per una multinazionale di consulenza AA che ha un contratto con la P.A.
Il contratto è per un servizio specifico e ci serviamo di personale specializzato che non è nostro dipendente ma che è fornito da una società XX di servizi (non subappalto). Tale società XX effettua i pagamenti degli stipendi da un proprio c/c. La mia società AA, in seguito, salda a XX, le fatture che indicano il servizio offerto (CIG e CUP) utilizzando il C/C dedicato (comunicato alla PA) e con il CIG che si riferisce al contratto tra la mia società e la PA. Ai fini della trasparenza del flusso è sufficiente presentare tali fattura e i relativi bonifici (corredati dal CID e dal C/C dedicato) per i servizi offerti dalla società XX e le buste paga e i singoli bonifici (che riportano comunque il CIG nella causale) della società XX verso i dipendenti impiegati?
Grazie della risposta
Scritto il 20-1-2015 alle ore 22:28
Salve avvocato, la mia azienda si occupa di commercio di materiale edili, rivolto alle imprese che hanno vinto gare pubbliche( lavori). Olre al conto dedicato mi dicono che sul documento di trasporto oltra ad indicare il GIG e CUP bisogna indicare tassativamente il nome e cognome della autista che effettua la consegna e ovviamente anche il nome della società per cui il trasportatore lavora.
E’ vero? Si incorrono in sanzioni? Puo’ essere motivo di mancato pagamento da parte dell’azienda a cui ho fornito il materiale?
Grazie anticipatamente per la consulenza
Scritto il 22-1-2015 alle ore 16:33
Ciao sono una docente di scuola priimaria e vorrei sapere nel caso in cui dopo aver partecipato come tutor ad un PON nella mia scuola di attuale titolarità devo essere pagata e non sono una correntista bancaria bensì postale può, il Dirigente amministrativo della mia scuola, obbligarmi ad indicare un IBAN bancario quando non è mia intenzione divenire correntista di una Banca e percependo già lo stipendio sul mio conto corrente postale? Mi è stato addirittura proposto di indicare un IBAN di un familiare…….
Scritto il 22-1-2015 alle ore 23:32
Loredana il c/c postale è valido come quello bancario . Non vi è nessun obbligo di aprirne uno specifico . Per la tracciabilità è fondamentale che sia ovviamente intestato a lei e che ne sia la beneficiaria per aver svolto la prestazione . Per l’Iban di un familiare ,sorvoliamo , diciamo che forse ha capito male o non si è ben spiegato.
Scritto il 28-1-2015 alle ore 13:17
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Scritto il 27-2-2015 alle ore 16:33
Gent.le dottore, la mia società opera esclusivamente col privato ma di recente ha fornito anche un servizio ad una camera di commercio. Ora quest’ultima ci chiede di comunicargli il conto corrente dedicato senza il quale non potranno pagarci. L’importo è molto esiguo, appena 89 €, devo veramente aprire un nuovo conto corrente solo per poter incassare questa somma oppure posso comunicargli il conto corrente abituale della società con cui avviene anche l’ordinaria gestione della stessa?
Grazie in anticipo per l’eventuale risposta.
Cristian
Scritto il 27-2-2015 alle ore 23:19
Cristian occorre tracciare il pagamento quindi non occorre aver un conto specifico solo per i clienti PA. Quindi va bene quello che solitamente utilizzi per la società.
Scritto il 24-3-2015 alle ore 19:34
Gent.le dottore, siamo un’associazione senza scopo di lucro e ci occupiamo di progetti legati alla scuola. Lo Stato ha stipulato una CONVENZIONE con la regione la quale ha stipulato un’ulteriore CONVENZIONE con l’Associazione per progetto è finanziato per 12.500euro. Siamo già in possesso di un codice CIG.
-Quali obblighi siamo tenuti a rispettare per a riguardo della legge sulla tracciabilità?
-Abbiamo molte voci di spesa; è’ corretto affermare che se la voce di spesa è inferiore a 1.000euro, non siamo tenuti a far scrivere sulla fattura e sul bonifico il CIG?
-Se la voce di spesa è maggiore di 1.000euro è necessario stipulare un contratto con la ditta fornitrice del servizio anche se sia l’Associazione che la ditta sono private?
-Quali differenze ci sono tra una convenzione ed un contratto?
Scritto il 2-7-2015 alle ore 09:02
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Buona sera, vorrei sapere se ho bisogno anche io di aprire un c/c dedicato, ho una attivita’ di rivendita di porte e una impresa edile sta acquistando da me delle porte per una scuola quindi io faro’ la vendita e la posa in opera (le porte le ordino in fabbrica)anke io devo quindi aprire c/c dedicato o posso utilizzare uno dei due gia intestati all’azienda ?? grazie
Scritto il 8-7-2015 alle ore 22:41
Antonella è importante tracciare il flusso finanziario ed i rapporti commerciali con l’impresa edile pertanto se utilizza un conto dell’azienda va bene.
Scritto il 13-7-2015 alle ore 13:59
Buongiorno Achille,
Le sottopongo un quesito, spero mi possa aiutare:
un’azienda X ha richiesto la fornitura di arredo negozio per un totale di 70 mila euro. Ha pagato due trance. Purtroppo, dopo 12 mesi è fallita e non ha pagato l’ultima trance di 12mila euro. In attesa di recuperare in qualche modo i fondi, un socio ha dato in garanzia un assegno personale. La società fornitrice ha incassato cl’importo dicendo che aveva bisogno di sanare la situazione. E’ possibile? E’ legale? Può un’azienda incassare asegni da privati senza fatturare nulla? Come fa a giustificare il tutto? Cosa mi consiglia? La ringrazio per l’attenzione riservatami. Cordiali saluti
Scritto il 3-8-2015 alle ore 14:33
Buongiorno Silvia , per poter rispondere occorre sapere il tipo di società. Di conseguenza si potrà capire il coinvolgimento del socio. Per l’incasso occorre capire se è stato scritto che l’assegno fosse solo a garanzia. Chi ha incassato ha già una fattura emessa quindi non ha necessità di emettere altri documenti. Quindi il problema rimane purtroppo da quello che sembra tra i soci. In ogni caso credo sia inevitabile l’apertura di un contenzioso da definire in base alle risposte della domande di cui sopra. Cordiali saluti.
Scritto il 2-10-2015 alle ore 10:47
Salve,
sono fornitore di un’ASL e laddove un mandato di pagamento contempla diversi CIG vengono effettuati 4 bonifici (uno per ogni CIG) con aggravio delle spese di commissione bancarie.
E’ la normativa che prevede tale configurazione?
Grazie.
Scritto il 2-10-2015 alle ore 21:53
Si , i pagamenti devono essere collegati allo specifico CIG .
Scritto il 14-6-2019 alle ore 11:06
BUON GIORNO, VOLEVO UN INFORMAZIONE. HO EMESSO FATTURA PER UNA SCUOLA CHE SCARICANDO DAL PROGRAMMA SDI, NON VEDE IL MIO IBAN…PREMETTO CHE NEL PROGRAMMA DA ME UTILIZZATO L’BAN NELLA FATTURA C’E’. AVENDO CONSEGNATO IL CERTIFICATO SUI FLUSSI FINANZIARI LA SCUOLA E’ TENUTA A LIQUIDARMI, OPPURE SENZA L’ iban SULLA FATTURA POSSONO NON PAGARMI.GRAZIE
Scritto il 14-6-2019 alle ore 11:11
buon giorno,ho una ditta individuale di autobus, ho emesso fattura per una scuola che scarica le fatture da un programma chiamato Sdi,nello scaricare la fattura la scuola non vede il mio iban ma nel programma da me utilizzato si…avendo consegnato il certificato sui flussi finanziari la scuola e’ obbligata a liquidarmi? se si mi sa dare un articolo di legge di riferimento?
grazie
Scritto il 16-7-2020 alle ore 01:33
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Scritto il 2-11-2020 alle ore 18:53
Buonasera Dr. Tesseri
L’ Azienda dove lavoro ha acceso un conto all’ estero dover con certezza non transiteranno MAI flussi finanziari dedicati a comesse pubbliche.
Devo comunque elencare la nuova banca nella ” Dichiarazione tracciabilità flussi finanziari” ?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali Saluti